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Rubavano auto nell’anconetano per rivenderle al Sud, fermato il terzo componente della banda

E' stato individuato nei pressi della propria abitazione a Foggia il terzo pluripregiudicato componente di una banda di pugliesi che nel maggio scorso era stata inseguita dopo aver messo a segno il furto di un'auto di un noto imprenditore anconetano

I carabinieri durante i controlli
I carabinieri durante i controlli

OSIMO – L’operazione “Evoque” si è chiusa assicurando alla giustizia anche l’ultimo componente di una banda pugliese specializzata nei furti di autovetture di lusso e di grossa cilindrata operante nelle Marche, soprattutto tra Ancona, Osimo e Jesi, che successivamente venivano trasferite e riciclate nei mercati del meridione e nei Balcani. Il malvivente è stato individuato e raggiunto nei pressi della propria abitazione a Foggia. Si chiama Paolo Ricci, è un pluripregiudicato di 58 anni. Sfrecciavano lungo la statale 16 a Osimo Stazione quando i carabinieri li hanno intercettati intimando loro l’alt il 24 maggio scorso. Solo una delle due auto però si è fermata seppur forzatamente, quella in coda, un’Alfa Romeo 147, mentre la Range Rover Evoque di colore bianco in testa ha continuato a correre in direzione sud.

Nell’Alfa i carabinieri hanno trovato attrezzi atti allo scasso. Fermati come indiziati per furto aggravato i due foggiani all’interno sottoposti a perquisizione: Martino Natale, 40enne, e Angelo Depalma di 36 anni che tra l’altro nascondeva anche un telecomando marchiato Range Rover con una chiave modificata e un altro universale usato per lo scasso delle auto dentro il taschino della giacca. In un attimo le ricerche sono state diramare in tutte le province marchigiane e poco dopo la Rover è stata intercettata a Grottammare. Quando ha visto i militari della compagnia di San Benedetto del Tronto allertati da Osimo, il conducente e unico occupante ha frenato bruscamente e si è dato alla fuga. Era Ricci. Stamattina l’individuazione. E’ stato recluso nel carcere di Foggia e dovrà rispondere di furto della Rover di proprietà di un noto imprenditore di Ancona che si trovava parcheggiata per strada: in particolare, dopo aver rotto un vetro del veicolo, i tre avevano collegato alla centralina elettronica del mezzo uno speciale dispositivo elettronico denominato “jammer”, idoneo a inibire il sistema antifurto dell’auto, a resettare la centralina o comunque a programmare una nuova chiave vergine, in modo tale da far partire il motore.

A Loreto, sempre stanotte, i carabinieri hanno fermato un 33enne milanese residente a Jesi trovato in possesso di mezzo grammo di cocaina e due e mezzo di eroina nascosti nelle parti intime. E’ stato fermato mentre era alla guida della propria Ford Focus nei pressi del casello autostradale di Loreto-Porto Recanati e denunciato per detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini si spaccio.

A Osimo doppia denuncia per guida in stato di ebbrezza nei confronti di un loretano di 40 anni e di un osimano di 21.