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Ruggeri (Fano): «Nel bilancio della Regione una sanità per pochi privilegiati»

Un bilancio che secondo la consigliera sconterebbe i tagli del Governo, per 105 milioni di Euro in tre anni, costituito quasi esclusivamente dalle spese obbligatorie e dalle cosiddette “marchette”

 
FANO – «Tante marchette nel bilancio della Regione e una sanità per pochi privilegiati». A prendere posizione in maniere ferma e netta è Marta Ruggeri, relatrice delle leggi di bilancio e capogruppo del M5S in consiglio regionale.

Un bilancio che sconterebbe i tagli del Governo, per 105 milioni di Euro in tre anni, costituito quasi esclusivamente dalle spese obbligatorie e dalle cosiddette “marchette”: dal campetto parrocchiale a un taglia erba, dall’enoteca al murales nel cimitero cittadino, dal presepe vivente del paese al minigolf, fino alla gara di moto d’epoca.
 
«I fondi destinati a finanziare le leggi regionali, originariamente pari a 1 milione 588 mila euro, anche quest’anno sono stati esautorati dalla loro funzione e interamente saccheggiati per le varie elargizioni clientelari – afferma la Ruggeri – Una pratica odiosa soprattutto in un momento di ristrettezze di fondi pubblici come questo, in cui ci si lamenta che i fondi a disposizione della Regione sono stati tagliati, ma non si rinuncia ad utilizzare oltre un milione e mezzo per favorire le proprie clientele invece che per i servizi di interesse generale e per aiutare i cittadini più deboli e le piccole imprese ad attraversare una crisi epocale, scatenata dall’aumento dei prezzi causato dal caro energia e dall’inflazione, che mettono in ginocchio il Paese e impoveriscono la classe media. Non solo, questa amministrazione regionale continua ad utilizzare i fondi pubblici per moltiplicare le poltrone messe a disposizione dei loro uomini più fedeli, dal segretario generale al sottosegretario, senza passare per una procedura concorsuale».
 
Prosegue la consigliera: «Hanno fatto molto clamore, dentro e fuori dall’aula, le osservazioni critiche dei Revisori dei Conti nella loro relazione, che peraltro hanno solo rimarcato le note che ogni anno la sezione di controllo della Corte dei Conti inserisce nel giudizio di parifica del Rendiconto, ovvero: una gestione delle fidejussioni ricevute a garanzia dalla Regione definita “non conforme a regole di buona e sana amministrazione” per oltre 170 milioni di Euro; accantonamenti al fondo contenzioso legale fatti a forfait, e non, come indica la legge, sulla base delle valutazioni professionali del rischio di soccombenza da parte dei legali incaricati delle pratiche; la mancanza di un attento, costante e aggiornato controllo degli Organismi partecipati; la carenza nella gestione e risoluzione delle liste di attesa sui servizi sanitari i cui dati intollerabili portano a pensare che la sanità marchigiana, tutt’altro che universale, sia per pochi privilegiati. Piuttosto che infuriarsi – conclude la Ruggeri – il Presidente Acquaroli, se non dà credito alle forze politiche di opposizione, dovrebbe almeno prendere atto delle osservazioni critiche degli organismi istituzionali di controllo e assicurarsi che siano sempre messi nelle migliori condizioni, da parte degli uffici regionali, per svolgere il proprio importantissimo ruolo».