PESARO URBINO – Ospedale unico, i 105 milioni in ballo del Cip diventano oggetto di scontro politico.
La consigliera regionale Marta Ruggeri, capogruppo del M5S in Regione Marche parla di «dichiarazioni avventate ed inesatte sul rischio di perdere i famosi 105 milioni di Euro, che da più parti si vorrebbero vincolati al project financing dell’ospedale unico di Marche Nord.
Un progetto proposto dall’associazione temporanea di imprese guidata dalla RENCO S.p.a. che, sulla base della proposta di accordo di programma sottoscritta dall’amministrazione regionale di Ceriscioli, andava a riunire tutte le attuali tre sedi ospedaliere di Fano, Pesaro e Muraglia nel costruendo ospedale Unico, con buona pace del Sindaco Seri e dei cittadini fanesi. La nuova amministrazione regionale subentrata a seguito delle elezioni di settembre, su mozione presentata dalla sottoscritta, ha giustamente deciso di bloccare l’operazione in attesa della revisione del piano socio-sanitario».
Ruggeri aggiunge: «Vista la mala parata, Ceriscioli, Ricci, Biancani, Morani ed infine pure un ex direttore sanitario ASL, paventano la perdita del finanziamento statale nel malcelato proposito di salvare l’operazione che si stava concludendo con l’ospedale unico, a coronamento della desertificazione dei servizi ospedalieri di prossimità in tutta la provincia. Una ostinata difesa di una politica sanitaria fallimentare, che peraltro è la causa principale per cui il Pd ha perso le Marche».
La consigliera pentastellata chiarisce: «Le risorse che la precedente giunta regionale di Ceriscioli aveva destinato interamente al finanziamento del partenariato pubblico-privato per la costruzione dell’ospedale unico provinciale di Pesaro, in località Muraglia, non andranno perdute, ma se mai andranno destinate agli scopi per cui erano state stanziate in origine e da cui erano state dirottate. Si tratta infatti di Euro 104.901.558 che il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) con delibera del 24/07/2019 aveva destinato, su richiesta del Ministero della Salute, all’adeguamento degli ospedali regionali esistenti alle normative di prevenzione incendi, oltre che per il loro adeguamento sismico e per il loro ammodernamento tecnologico. A questi fondi si vanno ad aggiungere altri 55 milioni, citati dalla Morani, destinati alle Marche sul fondo per l’edilizia sanitaria previsto nella legge di bilancio 2019, spalmati in 8 anni dal 2026 al 2033. Anche questi erano stati destinati dalla giunta Ceriscioli interamente all’ospedale Unico di Marche Nord, ma certamente lo stesso progetto non può essere finanziato due volte».
Ruggeri conclude: «La destinazione di tutti questi fondi sarà competenza dell’attuale amministrazione regionale, che ci auguriamo li utilizzi con razionalità ed equità, sulla base di progetti coerenti con il nuovo piano sociosanitario che per Pesaro dovrà prevedere un nuovo ospedale e per Fano la tutela della piena operatività del Santa Croce, inclusa la destinazione dei 50 posti letto di ortopedia attualmente destinati alla sanità privata convenzionata».