FABRIANO – Il coordinamento cittadino per la salvaguardia dell’ospedale Engles Profili di Fabriano ha indetto per sabato, 23 marzo, a partire dalle 9, un nuovo presidio di fronte all’ingresso del nosocomio cittadino. «Continuiamo a credere che Fabriano abbia il diritto di essere il punto di riferimento per la sanità dell’area montana ormai depauperata di tanti servizi essenziali. Vi chiediamo di sostenerci ancora chiedendo che il nostro ospedale non muoia e che venga riconosciuta invece la sua importanza nell’intera area montana quale indubbio punto di riferimento di un’equa distribuzione geografica. Vi aspettiamo numerosi sabato mattina in un presidio dalle 9, davanti l’ospedale cittadino», l’appello invito.
A raccoglierlo, l’Associazione Fabriano Progressista, attraverso il proprio rappresentante in seno al consiglio comunale, Vinicio Arteconi. «La chiusura del Punto nascita ha comportato l’impossibilità di nascere a Fabriano e come conseguenza ha condotto al declassamento della Pediatria ridottasi ormai a semplice ambulatorio. Sofferenze si registrano anche in altri settori della nostra struttura sanitaria, vedi l’appalto esterno del servizio mensa. È in atto, come avevamo più volte pubblicamente denunciato, uno smantellamento progressivo e strumentale del nostro ospedale. Non vorrei che ciò corrispondesse a un disegno politico miope ed economicistico. Spero che voi tutti, cittadine e cittadini, comprendiate la gravità della situazione e che siate disponibili a una generale mobilitazione per far sentire la vostra voce in merito. D’altra parte, faccio appello ai simpatizzanti e agli iscritti dei diversi partiti e movimenti politici perché ne facciano emergere le contraddizioni e le responsabilità che hanno condotto all’attuale situazione di degrado».
Arteconi si dice pronto a organizzare una conferenza sul futuro del diritto alla salute nell’Area montana alla luce del Piano Sanitario Regionale già approvato dalla Giunta regionale e in discussione ora in Consiglio regionale. «Tale Conferenza dovrà coinvolgere i parlamentari e i sindaci, i vertici dell’Asur, gli esponenti politici, i sindacati e le realtà associative del territorio. Obiettivo è quello di elaborare un documento condiviso tra i Sindaci che individui le linee fondamentali della politica sanitaria da sviluppare nella Zona montana per l’immediato futuro e da tradurre quindi come parte integrante e sostanziale nel nuovo Piano Sanitario regionale».
Si rivolge, invece, direttamente al sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, un altro consigliere comunale di opposizione, Andrea Giombi. «Riteniamo che sia urgentissimo che finalmente il Sindaco Santarelli faccia inserire nel nuovo Piano Sanitario Regionale la proposta uscente dal Consiglio comunale di Fabriano delle Aree Vaste Montane. È vitale, se si vuole salvaguardare il futuro del nostro territorio, ottenere delle deroghe all’accordo Stato-Regioni in ragione proprio della peculiarità montana del territorio appenninico marchigiano, anche in ragione della situazione della SS. 76 Perugia-Ancona. La sanità e il lavoro sono i problemi di Fabriano ed è da questi temi che si giudica l’operato di un’Amministrazione. Se la Giunta è davvero a 5 stelle inizi finalmente a perorare questa proposta, altrimenti il nostro futuro è necessariamente destinato all’annessione con la Regione Umbria».