Attualità

Sagre a Osimo, ecco il calendario di quelle confermate per il 2022

Tra restrizioni post covid e regole sulla sicurezza ne sono "sopravvissute" in parte. Polemiche le Liste civiche all'opposizione

Una sagra (immagine di repertorio)

OSIMO – È in partenza a Osimo la stagione delle sagre, una delle più nutrite della Provincia. «Quasi i due terzi delle sagre che si tenevano in Osimo durante la stagione estiva non si faranno nel 2022. Si perde un patrimonio di socialità che serviva molto spesso alle frazioni per i servizi ai cittadini, alle società sportive locali, a chi ne aveva bisogno – polemizzano le Liste civiche -. Il nostro impegno è preservare una tradizione molto importante e sentita in Osimo fin dai primi anni Ottanta e aiutare a far ripartire i comitati promotori delle sagre».

L’assessore al Turismo Michela Glorio spiega: «Tanti comitati hanno deciso di riprendere la tradizionale organizzazione delle sagre cittadine. A loro va il mio grazie e quello di tutta l’Amministrazione comunale. La normativa statale anti covid è andata a sommarsi purtroppo alle regole sulla sicurezza (già applicate negli ultimi anni precedenti) e lo spettro del virus non è ancora del tutto cancellato, soprattutto per le fasce sensibili della popolazione. Alcune hanno deciso di rinviare di un anno, altre hanno deciso di riprendere la tradizione dopo qualche anno di fermo».

Le sagre confermate

Si terranno dal 9 al 12 giugno San Biagio in festa, dall’8 al 10 luglio la Sagra della rana a Passatempo, dal 15 al 17 la Sagra dello spaghetto a Campocavallo, dal 22 al 24 la Sagra della grigliata a Passatempo, dal 29 al 31 quella del mojito all’Abbadia, dal 4 al 7 agosto la Festa del Covo a Campocavallo, dal 19 al 21 la Sagra della bruschetta alla Stazione, il 27 e 28 Rivivi 700 in centro, dal 2 al 4 settembre la Sagra del fagiolo alla Misericordia e dall’8 all’11 settembre la Sagra del leone all’ex Foro Boario.

Il sindaco Simone Pugnaloni aggiunge: «Abbiamo fatto due incontri con tutti i responsabili. Nella prima è stato letto e presentato il quadro normativo nazionale vigente. Le sagre sono regolate dalla legge dello Stato che essere seguita alla lettera sia da chi organizza sia da chi controlla. Una volta letta insieme la circolare della Prefettura, ci siamo dati dieci giorni per poi rincontrarci. A quel punto si è delineato il calendario provvisorio che è circolato ad uso esclusivo. Dispiace che alcune di esse abbiamo rinunciato per scelta interna del direttivo. Capiamo e condividiamo le norme statali molto rigide che impongono anche costi rilevanti per l’organizzazione, dal canto nostro comunque ci siamo impegnati con chi ha detto sì a sostenere l’organizzazione con un contributo a fine anno. Sterile polemica da parte delle opposizioni che intanto pubblicano documenti sensibili soggetti a possibili denunce che l’Amministrazione sta valutando. Dovrebbero sapere poi che le competenze comunali sono a zero in questo settore».