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Salta il bilancio per mancato numero legale

Succede a Osimo dove il sindaco ha appena perso l'appoggio dei due consiglieri della Sinistra e adesso ha solo un consigliere in più, compreso lui, per mantenere la maggioranza

OSIMO – I timori paventati dalla maggioranza sono diventati realtà ieri in sala Gialla. Un ritardo di tre minuti ha fatto saltare il numero legale in Consiglio Comunale a Osimo convocato per le 15, pur tenendo conto della solita mezz’ora accademica, per l’approvazione del bilancio di previsione.

Il consigliere Pd Gabriella Sabbatini ha fatto ingresso in ritardo, fatale perché con 12 consiglieri presenti in maggioranza tra Pd ed Energia nuova compreso il sindaco il numero legale non è stato raggiunto. Ne bastava solo uno.

Una conseguenza dell’abbandono del sostegno alla maggioranza Pd da parte dei due consiglieri della Sinistra Fabio Pasquinelli e Carlo Catena: per la prima volta infatti si è tenuto il civico consesso senza il loro appoggio alla maggioranza che adesso è “risicata”.

L’opposizione non ha acceso il badge. Il bilancio quindi non è stato approvato nei termini di legge che scadono oggi. Il Consiglio non poteva essere riconvocato per stamattina, che sarebbe stata occupata da un’eventuale prosecuzione di quello di ieri, perché serve il preavviso.

Già due ore dopo il Consiglio più importante dell’anno era stato fissato a mercoledì alle 14.30 con eventuale prosecuzione a domenica 9 alle 9 in seconda convocazione ma lo scenario traballa e il rischio che il civico consesso salti, da adesso in poi, sarà sempre reale.

«Il dato che merita una riflessione a tutela dei cittadini è la precarietà amministrativa che si vive e le continue forzature che sopportiamo, tanto da rendere la situazione tutta da rifare – ha commentato il consigliere delle Liste civiche all’opposizione Dino Latini -. Senza chiedere altro aspettiamo la scadenza naturale del mandato per poi tracciare una valutazione».

«La figuraccia sarebbe il male minore – ha aggiunto il consigliere del Gruppo misto Maria Grazia Mariani -. Si doveva approvare il bilancio di previsione 2017, il piano delle opere pubbliche, le aliquote e le tasse e il programma degli immobili da vendere. Una seduta fondamentale dunque per il futuro della città. Non si può convocare un Consiglio comunale senza avere i numeri. Su argomenti così importanti la maggioranza dovrebbe sapere che occorre essere “autosufficienti”. Difficile immaginare che le opposizioni possano fare da stampella su un bilancio».