Pesaro

Salute mentale Pesaro, Biancani: «L’Ast boccia le nostre quattro proposte per il trasferimento, manca la volontà»

Il sindaco deluso: «Casa Roverella, l’ex ostello a Fosso Sejore, Galantara e l’edificio dei Padri Comboniani. Qualcosa non torna»

Andrea Biancani

PESARO – Nuovo ospedale e l’effetto domino sulle strutture, in particolare la cittadella della Salute Mentale. Il sindaco fa sapere tutto il suo disappunto rispetto alla bocciatura del direttore Ast sulle possibili sedi. Casa Roverella, l’ex ostello a Fosso Sejore, Galantara e l’edificio dei Padri Comboniani a Villa Baratoff sono le quattro proposte che il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, nelle scorse settimane, dopo l’incontro con il direttore generale AST Alberto Carelli, aveva evidenziato per lo spostamento dei servizi dedicati alla salute mentale attualmente presenti nel centro diurno il Gabbiano e alla Cittadella della salute mentale (composta dalla Rsa “Tomasello”, dalle comunità protette maschile e femminile, dalla Struttura Residenziale Riabilitativa) e che verranno spostati, visti i lavori per la costruzione del Nuovo ospedale a Muraglia.            

«Il direttore Carelli boccia tutte e quattro le proposte per lo spostamento dei servizi – sottolinea il sindaco Biancani -. Sembra quasi non ci sia una reale volontà di trovare una soluzione al problema che, ci tengo a precisare, crea disagi alla vita degli utenti e delle loro famiglie. Dichiarazioni che mi deludono (in riferimento alle parole del direttore Carelli sulla stampa locale, ndr). L’obiettivo era quello di lavorare insieme, con forza e spirito di collaborazione, per riuscire a garantire più posti possibili nella città di Pesaro a tutti i pazienti, senza dover forzatamente utilizzare strutture lontane dalla città e quindi scomode per le famiglie, per chi vi lavora e per chi vi risiede. Ho letto le motivazioni che hanno spinto la direzione dell’AST a bocciare tutte e quattro le proposte, ma qualcosa non torna».

In riferimento all’ex ostello di Fosso Sejore «non mi risultano atti ufficiali deliberati dalla Regione Marche che assegnano l’edificio ad un’altra associazione, quindi, presumo sia ancora libero e pronto per ospitare gli utenti che si dovranno spostare da Muraglia e che hanno la priorità su tutte le altre situazioni. Casa Roverella – prosegue il sindaco – era una proposta che l’AST aveva avanzato, in accordo con il Comune di Pesaro e la Regione Marche, in occasione della firma del protocollo sul Nuovo ospedale. Evidentemente, al tempo dei fatti, come ho sempre sostenuto, erano state avanzate proposte da parte della Regione Marche non adeguate e che oggi recano enorme danno ai pazienti che non sanno più dove andare. Infine, c’è la struttura dei Padri Comboniani alla Baratoff che, è vero, non ha partecipato all’avviso pubblico ma è disponibile al trasferimento dei pazienti. Basterebbe semplicemente stilare l’accordo come avevo già precisato al direttore Carelli».         

Diversa, invece, la situazione per la struttura di Galantara, anche questa «indicata dalla Regione Marche nel 2022 come meta per gli utenti ma interessata dai lavori del PNRR per la casa della Comunità».     

Rifiutare tutte e quattro le proposte significa «non riuscire a risolvere un problema che si sta presentando a tutte le famiglie e agli utenti che frequentano il centro diurno Il Gabbiano e la Cittadella della salute mentale. Spero in un ripensamento – si augura Biancani – che ci possa portare ad una conclusione risolutiva del problema».

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