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Volley, Sampress Loreto, Massaccesi: «Senza attività giovanile faremo poca strada»

Il numero uno dei loretani ha espresso tutto il suo malcontento per la decisione della Fipav in riferimento all'ultimo Dpcm di sospendere l'attività giovanile fino al 15 gennaio

Franco Massaccesi
Franco Massaccesi, presidente della Sampress Nova Volley Loreto

LORETO- La sospensione di tutta l’attività giovanile fino al 15 gennaio, come ordinato dall’ultimo Dpcm e promossa dalla Fipav, ha causato molti malcontenti nel mondo della pallavolo marchigiana. Tra questi va segnalato quello della Sampress Nova Volley Loreto (Serie B) che si trova costretta a proseguire la sola attività di prima squadra a fronte dei tanti problemi che già hanno colpite le società dall’avvento della pandemia in poi. Tutta la rabbia del club loretano è stata espressa dalle parole del presidente Franco Massaccesi:

«Più passa il tempo più emerge l’insensatezza di una decisione che penalizza tutto il movimento giovanile e secondo me allontana dirigenti e volontari dal dedicare tempo, risorse e passione all’attività sportiva di base. Chiediamo che ci lascino fare attività seguendo rigidamente il protocollo e rivedendo decisioni che forse un mese fa ci potevano anche stare ma che oggi trovano il dissenso di un intero movimento. Da imprenditore so che chi è al vertice è abituato a prendere decisioni e assumersi la responsabilità. Lo stesso vale per i vertici federali che però hanno dietro un movimento di società sempre più in affanno e dirigenti che stanno perdendo l’entusiasmo di fare. Così faremo poca strada e a rimetterci sarà una generazione di ragazzini che meriterebbe molto di più oltre a molti allenatori professionisti che garantiscono qualità ma che dalla pallavolo devono trarre il necessario per vivere».

Allo stato attuale, come si ribadiva in apertura, a Loreto l’attività è molto ridotta: «Alla Nova Volley succede che si allena solo la serie B. Succede che i genitori chiedano motivazioni che non siamo in grado di dare sul perché si sia deciso di lasciarci fuori da impianti che noi gestiamo grazie all’impegno di tutti, dai custodi agli allenatori, ai dirigenti, agli atleti e alle stesse famiglie. Aspettiamo. Non possiamo fare altro. Ho letto che alcuni comitati regionali si sono opposti con prese di posizione pubbliche. Il nostro comitato regionale o quello provinciale non mi pare abbia preso posizione ufficialmente».