LORETO- Nel volley si pensa già al domani, vista l’interruzione definitiva dei campionati a causa dell’emergenza Coronavirus. Dal presidente della Sampress Nova Volley Loreto (serie B) Franco Massaccesi arriva una proposta per contenere la crisi economica che si abbatterà sullo sport:
«Ritengo di avere titolo per avanzare delle proposte per far ripartire la pallavolo indicando due punti nodali condivisi anche dai massimi dirigenti delle altre società della provincia che disputano il campionato di serie B maschile come l’Accademia Volley Ancona e la Volley Libertas Osimo: niente tasse federali per almeno un paio di stagioni e, per le squadre di serie B nazionale, in caso di trasferta fuori regione, occorre un ristorno delle spese vive per almeno il 50%. Partendo da Loreto, ogni trasferta in Puglia costa circa 2.000 euro tra pullman, pranzo e cena e le squadre marchigiane quest’anno nel girone avevano ben 5 squadre pugliesi: Bari, Turi, Lucera, Gioia del Colle e Andria».
Una situazione negativa che si presenterà orizzontale, per tutti. Nessuno escluso: «Per questa stagione avevamo contratti firmati con gli sponsor storici con tranche di pagamento periodiche a copertura delle spese – prosegue Massaccesi -. Onestamente non me la sento di chiamare gli imprenditori-amici per chiedere il pagamento delle ultime spettanze perché siamo stati tutti pesantemente colpiti dalla chiusura con azzeramento dei fatturati e ripartenza incerta. Abbiamo già versato i rimborsi spesa fino al 28 febbraio a tutti i giocatori e staff per il lavoro fatto prima della chiusura anticipata della stagione. Per l’emergenza sanitaria poi le società vanno deresponsabilizzate».
L’auspicio è molto chiaro, c’è la speranza che lo stato aiuti fattivamente le società sportive: «Non potendo conseguire un’autosussistenza rispetto al contributo degli sponsor anche perché le quote del settore giovanile, già insufficienti a coprire i costi, potrebbero non essere alla portata di molte famiglie in difficoltà, occorre a mio avviso che ai club siano ridotte le spese, e alle aziende che hanno a cuore lo sport, proposta una defiscalizzazione importante»