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San Severino, arrivano i medici militari alla casa di riposo: «Con questi angeli stiamo più tranquilli»

Nella struttura, dove da alcune settimane è presente un focolaio di Covid-19, ci sono attualmente 16 degenti positivi e 15 contagi tra gli addetti

I medici militari arrivati alla casa di riposo di San Severino

SAN SEVERINO – Sono arrivati i medici militari anche alla casa di riposo Lazzarelli di San Severino. Ad annunciarlo è stato il sindaco settempedano Rosa Piermattei.

Nella struttura, dove da alcune settimane è presente un focolaio di Covid-19, ci sono attualmente 16 degenti positivi e 15 contagi tra gli addetti. «Da ieri, accanto ai nonnini e alle nonnine della nostra casa di riposo Lazzarelli, ci saranno anche i medici e gli infermieri delle forze armate – ha commentato la Piermattei -. Avere questi angeli al nostro fianco ci fa stare un po’ più tranquilli, anche se la guerra al Covid-19 non sembra ancora essere finita».

Ieri, ad accogliere il personale inviato dal Coi di Roma, il Comando Operativo Interforze della Difesa, c’era proprio il primo cittadino. Accompagnati dal coordinatore regionale della Difesa, il capitano di vascello Cosimo Nesca, medico della Marina Militare Italiana, ufficialmente hanno già preso servizio in struttura un medico militare, il capitano Daniele Lecce, e due infermieri, il primo luogotenente Carlo Monteforte e il maresciallo di seconda classe Francesco Smaldore, tutti appartenenti all’Aeronautica Militare Italiana.

«Il personale medico delle forze armate sarà impegnato insieme a quello della struttura e a quello dell’Usca e dell’Asur – ha proseguito il sindaco -. Per allentare il contagio dall’accendersi del focolaio Covid all’interno della nostra casa di riposo abbiamo provveduto a trasferire anche altri cinque positivi in strutture Covid all’interno del territorio regionale e 15 degenti, che erano rimasti sempre negativi, all’interno dell’Hospice presso l’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” che momentaneamente risulta ancora vuoto perché il Coronavirus è arrivato anche in corsia e ha interessato pure i sanitari di questa struttura».

«Secondo i medici che seguono la situazione alla Lazzarelli dovremo aver superato la fase acuta tanto che i primi pazienti si starebbero negativizzando ma la pandemia continua a essere molto forte e aggressiva su persone, come i nostri anziani ospiti, già sofferenti per una serie di patologie pregresse. L’invio del personale medico delle forze armate consentirà di risolvere una problematica ulteriore e fondamentale quale quella della carenza di personale medico e infermieristico nonostante l’impegno di Asur e Usca e quello della Coss Marche per il reperimento di operatrici socio sanitarie sempre più carenti in tutta la regione» ha concluso il primo cittadino settempedano. Alla Lazzarelli in giornata è anche arrivata un’altra buona notizia annunciata direttamente dal sindaco. «I primi ospiti positivi, a seguito di tamponi effettuati in queste ore, sono finalmente risultati di nuovo negativi».

Anche alla casa di riposo Villa Cozza di Macerata la situazione si sta piano piano stabilizzando; sono attualmente quattro i pazienti ancora positivi. In miglioramento anche i pazienti delle case di riposo di Mogliano e di Loro Piceno, struttura delocalizzata a Maestà di Urbisaglia. A Loro Piceno sono quattro gli ospiti positivi, cinque i negativi e sei i ricoverati a Galantara, nel pesarese. A Mogliano infine ci sono al momento 14 anziani positivi, 12 negativi e 3 ricoverati a Galantara.