Jesi-Fabriano

San Valentino, ecco 10 consigli per genitori di adolescenti innamorati

L’amore, in questa età della vita, è totalizzante, tanto da diventare un’emozione difficile da gestire. È un momento magico. L'approfondimento con la mental coach Roberta Cesaroni

Da Pixabay

Oggi è il 14 febbraio e tantissime persone nel mondo si stanno organizzando per trascorrere un San Valentino con la propria dolce metà tra fiori, cioccolatini e cene a lume di candela e inondazione di cuori in tutti i negozi. È considerata una iniziativa commerciale ma ha ancora il suo fascino, soprattutto per gli adolescenti.

L’amore è un fenomeno che impariamo a conoscere fin da bambini, si presenta presto, a volte già dall’asilo, più spesso durante le elementari. Da genitori l’amore tra piccoletti ci strappa un sorriso e diventiamo complici dei nostri bambini aiutandoli a impacchettare regalini.

Ad un certo punto i piccoli attraversano un periodo in cui l’altro sesso è detestato: maschi con maschi e femmine con femmine. E qui noi siamo più tranquilli che mai. Questa fase però si chiude con una certa velocità, nel frattempo i figli sono cresciuti e le cose si fanno più serie. Intanto è sperabile che a quel punto siano stati educati alla sessualità

Roberta Cesaroni, life e mental coach

L’adolescenza, è la fase della vita in cui si rincorre l’amore con maggiore enfasi, ed è a quest’età che lo si scopre realmente. Il primo amore viene vissuto con molta intensità, speranze, idealizzazioni ma anche con sofferenza per i momenti di crisi o per la fine della relazione. L’amore, in questa età della vita, è totalizzante, tanto da diventare un’emozione difficile da gestire. È un momento magico perché si provano, per la prima volta, sensazioni molto intense che il nostro cervello deve imparare a gestire.

L’amore adolescenziale è quello che ognuno di noi ha considerato eterno, magari per qualcuno lo è stato anche ma la cosa importante è sottolineare la dimensione dell’eternità che caratterizza l’amore adolescenziale; l’altro viene idealizzato, non ha difetti e lo desideri ogni momento della tua giornata.

Gli adolescenti innamorati si fanno desiderare, sognano, si arrabbiano, si scontrano e poi si ritrovano nel calore della loro intimità.

L’adolescenza è caratterizzata da conflitti ed è un periodo molto critico anche per i profondi mutamenti fisiologici, psichici e relazionali. Il corpo si trasforma sino ad assumere le sembianze di un corpo “quasi” adulto. In una società che investe molto sul mito della bellezza, sull’apparire, trascurando quindi l’interiorità, accade che gli adolescenti, così preoccupati dai loro mutamenti fisici, ne risentano eccessivamente, dando a volte troppo spazio all’aspetto esteriore nelle prime scelte sentimentali. Il fattore estetico diventa così il criterio su cui si pensa di essere scelti e su cui basare il successo sociale.

Nel primo amore, l’adolescente si sperimenta nella coppia e diventa il protagonista di un gioco sino a quel momento sconosciuto: il gioco dell’amore. In questo gioco è fondamentale sentirsi accettati, per potersi accettare. Il partner diventa così uno specchio fedele, fonte di sicurezza e centro dei propri interessiInfatti sono i primi amori carichi di entusiasmo e di speranze a influenzare il proprio orientamento sessuale, il modo di vivere l’amore e la capacità di formare una coppia stabile in età adulta.

Nella relazione amorosa l’adolescente cerca nell’altro qualcuno che lo completi, un compagno di giochi, un complice con cui sperimentare. Ciò che differenzia un rapporto tra due adulti da un rapporto tra adolescenti è che tutto quello che l’adolescente vive in relazione all’altro è “nuovo” e ciò che impara, nel bene o nel male, farà parte del suo bagaglio di esperienza.

Ecco 10 consigli per genitori di adolescenti innamorati

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  1. Parlare di sesso con gli adolescenti non è facile, lo stesso vale per il parlar d’amore che, nell’adolescenza, ha un ruolo molto importante ed è vissuto come un valore assoluto. Quando questi innamoramenti sono ricambiati sfociano in una relazione, ma quando non lo sono danno origine a crisi da delusione altrettanto forti. 
  2. Per gli adolescenti l’amore è una cosa seria ed eventuali sintomi negativi non devono essere sottovalutati. Instaura un dialogo con tuo figlio/a, è sempre la cosa principale da fare, non imporre loro le tue idee ma cerca di capire il loro pensiero e le loro emozioni.
  3. Non utilizzare questa frase “che ne sai tu?” L’innamoramento è la prima fase di una relazione sentimentale, è la fase dello sbandamento emotivo.
  4. Accade spesso che noi adulti facciamo l’errore di minimizzare l’accaduto, di restare indifferenti o a spronarli nel modo sbagliato, considerando le prime relazioni d’amore superficiali. Ricorda che l’adolescente vive i suoi primi amori in una fase evolutiva delicata: la sua personalità si sta formando, è alla ricerca di se stesso, dei propri sentimenti e della propria sessualità, pertanto la fine di una relazione d’amore può essere destabilizzante, perché può portare l’adolescente a mettere in discussione il proprio valore e la propria persona, fino a quel momento arricchito dalla presenza del suo partner.
  5. Come ti sentiresti se la storia più importante della tua vita finisse improvvisamente? Cosa ti farebbe stare meno peggio? Non sempre l’adolescente ricerca un dialogo con i genitori, ma dimostra la tua disponibilità e il tuo interesse e crea un’alleanza con lui/lei.
  6. Se vedi che tuo figlio/a sta male e sta soffrendo, è importante considerare la situazione dal suo punto di vista e rispettare il suo vissuto, facendogli capire che tu ti rendi conto che sta provando dolore e che tu ci sei.
  7. Ascolta senza giudizio, reazioni esagerate o commenti spiacevoli, del tipo “Te l’avevo detto”, “Non dovevi comportarti così”, “Fai questo”.
  8. Può capitare che tuo figlio sia giù di morale, che mangi poco, esca di meno: cerca di non andare subito in allarme, mettendogli pressione e assillandolo. Invece prova a monitorarlo a distanza e fai capire che tu sei lì e in caso di bisogno può contare su di te.
  9. Rispettando i suoi tempi, aiutalo a ritrovare il piacere e l’interesse per ciò che l’ha sempre coinvolto: amicizia, sport, scuola, shopping, musica…
  10. Lascialo/a libero/a di esprimere anche le emozioni negative, di sfogarsi, di piangere…ne ha bisogno.

Amare è un’arte che va appresa giorno dopo giorno e soprattutto va insegnata ai nostri ragazzi che hanno tanto bisogno di sostituire i like virtuali con abbracci, carezze e baci umani.

Roberta Cesaroni
(cell. 345.1408208)
Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni Life Mental Coach – Coach Adolescenziale Spa&Wellness Coach Manager