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Sanità e Covid, nel mirino delle Liste civiche il poliambulatorio di Osimo

Depauperamento dei servizi, dei reparti e del personale fanno da padrone in quel dibattito che, soprattutto in epoca Covid, non lascia la presa. L’emergenza Coronavirus infatti avrebbe contribuito a mettere ancora di più in evidenza le problematiche, sostengono dall’opposizione

Il poliambulatorio di Osimo

OSIMO – Il tema sanità a Osimo è spesso oggetto di dibattito politico. A finire nel mirino sono lo stato dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” e il poliambulatorio di piazza del Comune accanto al municipio. Depauperamento dei servizi, dei reparti e del personale fanno da padrone in quel dibattito che, soprattutto in epoca Covid, non lascia la presa. L’emergenza Coronavirus infatti avrebbe contribuito a mettere ancora di più in evidenza le problematiche, sostengono dall’opposizione.

La polemica della consigliera Bordoni

Stavolta a innescare la polemica è la consigliera capogruppo delle Liste civiche Monica Bordoni ,concentrandosi soprattutto sullo stato del poliambulatorio ed elencando una serie di carenze che, dice, sono insostenibili oggi. «In una situazione emergenziale Osimo ha risposto con un servizio sanitario ambulatoriale allo stremo, incapace di dare servizi sanitari di qualità, che ha portato ad un impoverimento anche del capitale umano specializzato che ci lavorava – afferma -. Che sia per pensionamenti non sostituiti o per trasferimenti, sta di fatto che la sanità osimana, in cui comprendiamo anche il poliambulatorio, non è solo sguarnita di ambulatori specialistici, mancanza che mette in difficoltà la gestione territoriale della cronicità, ma anche di personale medico e sanitario.

La carenza di figure come il nutrizionista clinico, lo specialista in medicina interna o il cardiologo dedicato alla presa in carico anche domiciliare della cronicità, non permette ai cittadini osimani di poter contare su percorsi di cura relativi alla ipertensione, al diabete e allo scompenso cardiaco, servizi ad oggi, infatti, sono ancora negati. Abbiamo un poliambulatorio senza personale addetto all’accoglienza nelle ore pomeridiane né personale addetto alla vigilanza nelle ore notturne. Per non dimenticare poi il centro di salute mentale ormai allo sbando».

La risposta del sindaco Pugnaloni

Il sindaco Simone Pugnaloni afferma: «L’obiettivo è sempre stato salvare i servizi territoriali, il nostro poliambulatorio. Ringrazio sentitamente il direttore di Area Vasta 2, il dottor Giovanni Guidi, da questo punto di vista. La strada da percorrere insieme ci ha permesso di incominciare ad individuare degli obiettivi comuni. Tra questi il miglioramento dei servizi al centro salute mentale, l’attivazione del servizio di Logopedia all’Umee (Unità valutativa multidimensionale età evolutiva), la riorganizzazione del servizio Cup e possibili collaborazione con l’ospedale per condividere spazi e personale e migliorare i servizi al cittadino».