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Liste d’attesa, in Area Vasta 1 prestazioni B e D soddisfatte al 98%

Il governatore Luca Ceriscioli fornisce i dati rispetto alle prestazioni a breve durata e differita. «Trend positivo con 2.719 posti in più offerti». Mancano i dati delle programmate

FANO – Liste d’attesa per visite sanitarie a breve termine e differite evase al 98%. Ma per quelle programmate la statistica si ferma al dicembre 2018.
Questo è il dato che emerge durante una conferenza stampa a Fano dove è intervenuto anche il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli.

«Effettuiamo questo monitoraggio capillare sul territorio – ha spiegato Ceriscioli nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’AV1 di Fano – per garantire ai marchigiani la qualità che hanno diritto di trovare nella sanità pubblica, indipendentemente dall’area vasta di provenienza. I dati dell’Area vasta 1 confermano il trend positivo regionale: la prestazione sanitaria viene erogata con una percentuale di alto livello su scala nazionale e con la soddisfazione del cittadino che spende meno in quanto non deve più rivolgersi alla prestazione privata visto che la ottiene nel sistema pubblico. Ovviamente gli obiettivi di miglioramento non mancano, perché vorremmo che la risposta fosse sempre nella propria area vasta. Oggi, in Area vasta 1, questo accade nel 91% dei casi ed è il miglior dato a livello regionale. Continuiamo quindi a lavorare, da una parte per mantenere un dato così significativo in termini di risposta, dall’altra per fare in modo che questa risposta si possa trovare vicino a casa».

Prossimi obiettivi, validi per tutte le Marche, soddisfare tutte le richieste all’interno dell’area vasta di provenienza e portare le visite differite da 180 a 120 giorni. Le visite sono infatti divise  per classi di priorità con tempi stabiliti: Urgente=72 ore, Breve=10 giorni, Differita=30/60 giorni, Programmata=180 giorni.

Analizzati i dati anche per quanto riguarda l’introduzione del “malus” , per cui chi non si presenta alla visita senza aver disdetto e nonostante il servizio recall effettuato dall’azienda sanitaria, paga comunque la prestazione. Dal 30 agosto al 14 settembre risultano essere 172 le persone che non si sono presentate e di queste 78 avevano risposto sì al recall. Una condotta che va corretta visto che la mancata disdetta blocca posti che potrebbero essere disponibili per altri cittadini assistiti.

Nel corso della conferenza, alla quale hanno preso parte tra gli altri, anche l’assessore regionale Loretta Bravi e il consigliere con delega alla Sanità Federico Talè sono state approfondite infine tutte le novità introdotte per facilitare sempre più l’accesso alle prestazioni sanitarie: dalla ricetta dematerializzata che dal 15,44% del 2018 è passata al 60,15% del 2019 alla app MYCUPMARCHE con cui è possibile prenotare e pagare  on line attraverso il codice identificativo fornito dalla ricetta dematerializzata.

Prestazioni sanitarie brevi e differite soddisfatte in media al 98% grazie anche a 2.719 slot (posti disponibili in agenda) in più. Aumentano dunque anche nell’area vasta 1 le prestazioni erogate che per i codici B e D  nel periodo di riferimento 1 giugno – 31 agosto passano dalle 14.581 del 2018 alle 17.478 del 2019.

Fino al 2018 il sistema conteggiava anche le visite programmate e per una mammografia il tempo media di attesa era 364 giorni, in pratica un anno. Per l’Eco alla mammella 307 giorni, per Eco al capo 240 giorni, per una visita fisiatrica 139 giorni.