PESARO – Sanità, il tema è rovente. Il Partito Democratico di Pesaro, insieme al gruppo consiliare del PD e alla coalizione di governo, organizza due momenti di protesta per «denunciare la gestione fallimentare della sanità da parte della Regione Marche». Due i temi chiave: il trasferimento della Cittadella della Salute Mentale e la palazzina Covid non utilizzata al San Salvatore.
Il primo sit-in con la rappresentanza della maggioranza del consiglio comunale si terrà giovedì 12 settembre alle ore 12 davanti all’RSA Tomasello di Muraglia, mentre il secondo in cui sono invitati tutti i cittadini è previsto per sabato 14 settembre alle ore 9:30 davanti all’ingresso del Pronto Soccorso di Pesaro».
I Dem attaccano: «In quattro anni di governo regionale, la situazione della sanità pubblica è precipitata senza che la Regione Marche fosse in grado di fornire risposte adeguate. Il tanto atteso Centro per l’Autismo rimane senza alcun segno di progresso, mentre la drammatica emorragia di medici pregiudica ogni speranza di miglioramento futuro. Al Pronto Soccorso di Pesaro continuano i disagi, nonostante la necessità urgente di utilizzare tutti gli spazi disponibili per far fronte alle crescenti emergenze».
Tra i contenitori anche il tema dell’ex ospedale psichiatrico in Corso XI Settembre: «Anche la gestione del Complesso San Benedetto di Pesaro rappresenta un chiaro esempio del fallimento della Regione. Nonostante il Comune stia rispettando gli accordi e sia intervenuto sulla parte acquistata dalla Regione, quest’ultima non sta mantenendo i propri impegni. Ora l’immobile è abbandonato a se stesso dalla Regione, che non fa nulla per completare il percorso di riqualificazione».
Poi il nuovo ospedale di Pesaro che per il Pd «rimane una promessa senza riscontri concreti. Non esiste ancora un progetto chiaro, né un piano operativo, mentre i cittadini continuano ad aspettare una sanità moderna e funzionale. Anche l’Atto Aziendale, fondamentale per l’efficienza gestionale delle strutture sanitarie, rimane sconosciuto in Regione, aggravando ulteriormente la disorganizzazione nel settore».
I Dem chiudono: «La salute mentale è un altro ambito abbandonato dalla Regione Marche, con famiglie che ormai gridano aiuto di fronte a un sistema sanitario che non offre sostegno adeguato. Gli operatori sanitari, infine, sono lasciati soli a fronteggiare una situazione insostenibile. La Regione deve garantire le condizioni necessarie affinché possano lavorare dignitosamente e offrire un servizio all’altezza dei bisogni della comunità. Continuano poi disagi ed emergenza rispetto alle liste d’attesa per prestazioni sanitarie, sempre più impossibili da ottenere nel pubblico, frutto estremo della disorganizzazione e dell’incapacità dell’Assessore Saltamartini di gestire un sistema sanitario giunto al collasso. Chiediamo risposte».