«L’amministrazione sia parte attiva nella realizzazione della Casa di Comunità e nella progettazione dell’intero Polo Sanitario corinaldese», così il gruppo consiliare Voce Comune per Corinaldo (Giorgia Fabri, Lucia Giraldi e Morena Maori). Che sull’argomento precisa: «La I Commissione, anche a seguito delle nostre sollecitazioni in consiglio comunale, ha finalmente trattato l’importante questione della “Casa di Comunità” di Corinaldo. Proprio Corinaldo, infatti, nel febbraio 2022 è stato individuato come beneficiario dei fondi Pnrr per la realizzazione della struttura sanitaria in questione. L’amministrazione Principi ottenne questo importante finanziamento grazie al fatto che, oltre ad aver dato vita ad un percorso per lo sviluppo scolastico, sportivo e culturale del borgo prevedendo e realizzando tre importanti poli, stava già lavorando alla riqualificazione del polo sanitario e per tale ragione disponeva di progetti in tal senso».
Il progetto prevede la realizzazione di una delle Case di Comunità previste nel territorio provinciale che dovrebbe permettere ai cittadini di trovare assistenza continua sette giorni su sette, di poter contare su servizi più efficienti e di prossimità.
«Ogni pianificazione, però, ha delle necessità che non ci sembrano essere state risolte in tutti questi anni e di cui proviamo a darvi conto – afferma il gruppo consiliare – Dalla discussione emerge infatti un atteggiamento dell’amministrazione troppo delegante rispetto all’Azienda Sanitaria soprattutto riguardo la progettazione della riqualificazione completa dell’intero polo sanitario, che attualmente, al suo interno, conta anche strutture fatiscenti ed altre inutilizzate. Imbarazzante, per esempio, è che la richiesta ufficiale della demolizione della ex casa delle suore al dirigente Ast da parte del sindaco sia stata posta in commissione; ci chiediamo cosa sia stato fatto fin qui nel trovare soluzioni concrete nonostante percorsi già avviati. Dal canto nostro continuiamo a proporre, sperando di essere ancora in tempo almeno per questo, non solo la demolizione della palazzina oggetto dell’intervento Pnrr ma anche della casa ex suore e la contestuale ricostruzione della nuova Casa di Comunità».
Infine, la questione legata ai tempi sia per quel che riguarda i lavori legati ai finanziamenti Pnrr (che dovrebbero terminare ed essere rendicontati nel 2026) sia rispetto allo spostamento dei servizi e dei medici di medicina generale «i quali, non essendo riusciti a programmare i lavori facendo collimare i tempi, dovranno essere temporaneamente ricollocati altrove. Questione ormai irrisolta sul tavolo da due anni; ci teniamo a sottolineare che nessuno in commissione ha mai paventato un’interruzione dei servizi ma solo uno spostamento in continuità all’interno del territorio corinaldese. Ci sembra quindi riduttivo oggi, da parte dell’amministrazione, concentrarsi solo sulla questione della collocazione temporanea dei medici; in futuro Corinaldo diventerà sede di un nuovo polo territoriale sempre più al servizio di altre comunità per cui deve tenere una visione molto più ampia rispetto alla singola problematica e stringere una collaborazione stretta ed efficace con l’Azienda Sanitaria; tempi e lungimiranza sono fondamentali. Abbiamo ribadito al sindaco e al dottor Marini, intervenuto in rappresentanza dell’Ast, tutta la nostra disponibilità a lavorare in maniera sinergica e condivisa, ottemperando responsabilmente al ruolo che ricopriamo oggi ma anche al percorso che in passato dai banchi della maggioranza avevano messo in piedi».