FABRIANO – Ospedale di Fabriano, faccia a faccia in Regione fra il presidente Luca Ceriscioli e il primo cittadino Gabriele Santarelli. Il summit è in programma per oggi, 20 marzo, e saranno presenti anche i dirigenti della sanità regionale insieme ai sindaci di Senigallia e Jesi.
Chiusura del Punto nascita, unità operativa di Pediatria ridotta a un ambulatorio con solo sei ore di apertura, dunque priva di continuità assistenziale, e un’udienza al Tar Marche, fissata per il prossimo 22 maggio, alla quale ci si appiglia – visto che i segnali da Roma sulla ridefinizione dei criteri dell’accordo Stato-Regioni tardano ad arrivare – per cercare di salvare la piena operatività del presidio ospedaliero di Fabriano.
In tutto ciò, le forti dichiarazioni del sindaco di Fabriano che di certo non le manda a dire. «Pediatria ridotta ad attività ambulatoriale h6. Il disegno è compiuto e chi vuole farci credere che sia una decisione presa all’ultimo momento per motivi di urgenza continua solo nel tentativo di prendere in giro una comunità fatta di persone. Già un paio di settimane fa una mamma si è vista respinta dal reparto dove le hanno comunicato che la chiusura era questione di giorni. Questa decisione viene formalizzata senza convocare l’assemblea dei sindaci, in assenza del Direttore di Area Vasta che nel frattempo si è accasato nel comune di Ancona e con un Piano Socio Sanitario che dovrà essere discusso prossimamente e che di questo non fa alcun cenno».
Secondo il primo cittadino, «è una chiara volontà politica e conferma tutto quanto ho detto nei mesi scorsi e che fa seguito alla decisione di Regione e Asur di costituirsi contro il ricorso al Tar.
Il Presidente del Tar ha motivato il suo parere negativo alla sospensione esclusivamente sulla base delle carte presentate da Asur e Regione che hanno raccontato una realtà inesistente. Abbiamo, hanno, tenuto un reparto attivo H24 sostenendo le spese per il personale medico e infermieristico senza che questi potessero lavorare, visto che nel frattempo tutte le mamme in scadenza erano state dirottate in altre strutture. Non è mica un caso che l’ultimo parto a Fabriano è avvenuto il 14 febbraio. Da quel giorno le mamme sono state, appunto, dirottate in altri ospedali nonostante il nostro reparto fosse potenzialmente nella piena operatività», conclude Santarelli.
Il sindaco, da qualche settimana, ha smesso di fare un qualsiasi cenno alle dichiarazioni del ministro Giulia Grillo, postate anche attraverso un video lo scorso febbraio, attraverso le quali si paventava la possibile salvezza del Punto nascita grazie alla ridefinizione dei contenuti dell’accordo Stato-Regioni, abbassando il limite di parti da 500 a 350. Da allora, però, i pentastellati di Fabriano non sono più ritornati sull’argomento. In molti si augurano che dietro questo silenzio si nasconda un lavoro di lobbying interno al Movimento 5 Stelle.