SENIGALLIA – Dalla Lega Nord arriva la sfida alla maggioranza consiliare in Regione e al Partito Democratico sulla sanità. Il guanto è stato lanciato da Sandro Zaffiri, consigliere del carroccio, che ha presentato una mozione per impegnare la giunta a rivedere la strategia sanitaria regionale, con particolare riguardo alla situazione senigalliese, dove «ancora si deve considerare a rischio l’Utic e l’intera offerta dei servizi ospedalieri».
L’iniziativa, presentata assieme al consigliere comunale di Senigallia Davide Da Ros, ha una duplice valenza: dal lato istituzionale vuole impegnare la giunta, mentre dal lato politico vuole sfidare il Partito Democratico. «La nostra iniziativa – spiega Zaffiri – vuole dare forza a quell’impegno messo in campo a livello locale nell’ottica di ostacolare la chiusura dell’Utic che ancora è in ballo e smascherare il progetto sulla razionalizzazione degli ospedali che ormai dovrebbe essere chiaro ai marchigiani».
L’entroterra, fanno sapere i due consiglieri, risulta già carente di servizi sanitari; con gli ospedali unici i territori rischiano di ritrovarsi senza presidi. «Qui la situazione è anche più grave perché da qui è stato eletto in Regione Fabrizio Volpini (attuale consigliere e presidente della IV commissione regionale sulla sanità), quindi i senigalliesi sono stati presi in giro. Così come sull’alluvione. Quindi lanciamo la sfida al Pd: se non vota la nostra mozione sarà chiaro che per Senigallia e la sua vallata non cambierà nulla rispetto a quanto già previsto. Servono sedici voti, vedremo chi in regione avrà il coraggio di votarla».
Mentre in consiglio regionale si dibatterà sulla mozione, nell’aula consiliare di Senigallia si discuterà di un documento proposto dal sindaco Mangialardi e da alcuni consiglieri come emerso in conferenza dei capigruppo del 4 agosto che mira a sospendere la determina Asur n.361/2017. «Sarà una farsa – accusa Davide Da Ros – perché non si è voluto prendere in considerazione una mozione della Lega pur di far passare il documento del sindaco che presentava tante lacune. E poi per cosa? Per ritrovarci tra poco con altre determine da scongiurare?».