PESARO – Sanità, ancora nessuna risposta per l’Atto aziendale. E’ quanto sostiene la consigliera regionale Pd Micaela Vitri.
«Acquaroli aveva promesso tre primari, uno per ogni blocco materno-infantile di Pesaro, Fano e Urbino dopo la riorganizzazione che, con la legge regionale n. 19/2022, ha portato alla scomparsa dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord e archiviato di fatto l’integrazione funzionale – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri – Decisione che, come altre, deve essere inserita nell’Atto Aziendale dell’AST 1 e trasmesso alla Giunta regionale. Rispondendo alla mia interrogazione urgente l’Assessore Saltamartini ha risposto con un “… non posso anticipare” scaricando tutta la responsabilità delle scelte sul Direttore dell’AST1. Questa risposta non promette nulla di buono per il nostro territorio perché è la Giunta alla fine che decide fornendo le indicazioni ai Direttori delle AST».
Vitri prosegue: «Quindi la domanda sorge spontanea: perché l’Assessore scarica tutte le responsabilità nascondendo la volontà della Giunta regionale e non spendendo una parola per rassicurare il territorio e il personale sanitario? La realtà è che ancora oggi non ci sono risposte e alla Giunta Acquaroli non tornano i conti tra le promesse fatte e la realtà. Restano i problemi irrisolti ovunque. In particolare nell’ospedale di Urbino – precisa Vitri – pediatria non verrà riaperta come promesso, bensì resterà ancora accorpata fino al 31 ottobre con grandi disagi per i bambini che sono ricoverati all’interno di ostetricia, dove la promiscuità e la difficoltà della gestione assistenziale è evidente e preoccupante. Acquaroli aveva promesso effetti speciali nella sanità, giustificandoli con la chiusura dell’azienda ospedaliera Marche Nord. Invece – incalza Vitri – si toglie da un reparto per garantire il funzionamento di un altro. Mi risulta che il Direttore dell’AST 1 preoccupato per la situazione dell’ospedale di Urbino e in particolare del Pronto Soccorso (PS) aprirà la MURG (medicina d’urgenza) reperendo il personale dal PS e dagli infermieri destinati a Pediatria».
La consigliera chiude: «Pochi giorni fa il Direttore dell’AST 1 ha dichiarato in una intervista “i tre ospedali di primo livello, Pesaro, Fano e Urbino, più Pergola, hanno tutti uguali dignità. Tutte le specialistiche resteranno e a Fano saranno potenziate”, dimenticando di dire come. Quindi, vista la situazione e l’incapacità della Regione nel risolvere i problemi della sanità, è legittimo voler sapere se e chi verrà sacrificato. Ricordo alla Giunta Acquaroli – conclude Vitri – che i tre blocchi (Pesaro, Fano e Urbino) e i relativi punti nascita non si toccano perché rappresentano servizi essenziali, identitari e irrinunciabili per le comunità di riferimento. Per questo esorto l’assessore a uscire dal buio in cui ha relegato la sanità delle Marche, a cambiare completamente rotta e mantenere tutte le promesse fatte per una sanità di qualità e vicina ai cittadini».