Senigallia

Sant’Angelo in Vado, il ‘Tartufo d’Oro’ agli chef Bruno Barbieri e Mauro Uliassi

Dedicato a una squisita eccellenza made in Italy, il Tartufo d'Oro è un Premio che celebra il talento, l'impegno e la passione

Il tartufo bianco

SANT’ANGELO IN VADO – A poche settimane dal via della 60° Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, e in apertura della stagione di raccolta del Bianco pregiato, il Comune di Sant’Angelo in Vado, una della capitali del tubero su scala regionale e nazionale, inizia a calare gli assi e annuncia l’assegnazione del Tartufo d’Oro, il più alto riconoscimento della cittadina, a due mostri sacri della cucina italiana, pluripremiati e tra i più amati e seguiti in Italia: gli chef Bruno Barbieri e Mauro Uliassi. Dedicato a una squisita eccellenza made in Italy, il Tartufo d’Oro è un Premio che celebra il talento, l’impegno e la passione.

Non a caso nelle edizioni passate, il prestigioso riconoscimento è andato a grandi nomi della cultura e della cucina italiana tra i quali Umberto Eco, Enzo Biagi, Rita Levi Montalcini, Luciano Pavarotti, Carlo Cracco.

A commentare la notizia è stato lo Chef Barbieri che con le Marche, ha un profondo legame come testimoniano le sue recenti visite a Fano, Senigallia e Arcevia: «Il tartufo è un ingrediente speciale. Io ho cominciato a mangiarlo quando avevo solo 4 anni. Mio nonno è stato un grande tartufaio e ho ancora impresso il ricordo del suo granaio che sprigionava un odore fortissimo e delizioso. È un prodotto davvero eccezionale – osserva – che bisogna saper lavorare e che sta bene su un sacco di cose: in insalata, sulle carni, nella fonduta o con le uova. Io l’ho sempre usato nei miei piatti. Sono molto felice di ricevere questo premio che voglio dedicare proprio a mio nonno. Un grazie a tutti quanti e a presto».

Mauro Uliassi, chef dell’omonimo ristorante a Senigallia (immagine di repertorio)

Dello stesso tenore Mauro Uliassi, chef dell’omonimo ristorante (3 stelle Michelin, 5 cappelli sulla Guida Espresso Italia, tre Forchette Guida del Gambero Rosso Italia e, tra i riconoscimenti, n.2 nei 50 best Restaurant in Italy, n. 35 tra i 50 Best Restaurant in the world 2023, per citarne solo alcuni): «Ricevere premi fa sempre piacere, ci si meraviglia quando altri ti riconoscono l’eccellenza, in questo caso evoca un prodotto straordinario. Il tartufo è una benedizione degli dei, possiede questa magia di rendere speciale qualsiasi piatto, pensiamo a un semplice uovo al tegamino, a un’insalata oppure a un gelato. Alba – ricorda – ha il merito di essere la prima città ad averlo fatto conoscere, ma lo troviamo in tutto il Paese, dalla Campania alle Marche, vedi Sant’Angelo in Vado e Acqualagna, fino al Trentino».