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«Sara ti amo», il Comune di Ancona al teppista innamorato: «Ora ripulisca e paghi i danni»

L'amministrazione interviene dopo la nostra inchiesta sul raid vandalico compiuto da un «teppista innamorato», che ha tappezzato la città di scritte per Sara: da via Marconi al Passetto, passando per il Viale della Vittoria e corso Carlo Alberto

ANCONA – Imbrattatore innamorato di «Sara». Pugno duro del Comune: Berardinelli e Zinni condannano il raid vandalico dei giorni scorsi. Per i pochi che non lo sapessero – dato che la città è tappezzata di scritte blu – Ancona è stata presa di mira da un vandalo innamorato.

Daniele Berardinelli

La scritta «Sara ti amo» è infatti comparsa quasi ovunque: dal Piano al centro, passando per il Passetto,  il viale della Vittoria, corso Carlo Alberto e via Toti, nei pressi del Salesi. Imbrattati anche gli Archi – da poco ritinteggiati dalla vecchia amministrazione comunale – e la Chiesa del quartiere.

«Da cittadino, penso che questi tentativi di dimostrazioni di amore fintamente romantici lascino un po’ basiti, perché in realtà – osserva l’assessore al decoro urbano, Daniele Berardinelli – si imbrattano muri pubblici e privati creando danni. Secondo me – dice – potrebbe addirittura avere un effetto negativo sulla persona che si vuole colpire, su questa Sara – cioè – di cui si vuole attirare l’attenzione».

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Poi, il commento da assessore: «C’è l’amara constatazione che negli ultimi anni siamo stati tempestati di notizie su centinaia di telecamere e videocamere che sarebbero presenti nel nostro territorio, ma non ci sono mai state in realtà degli apprezzabili risultati per individuare gli autori di questi vandalismi. Quindi, purtroppo, ancora queste manifestazioni infantili continuano a verificarsi. Stiamo lavorando per cercare di usare l’ultimo accordo quadro fatto dal Comune per l’acquisto di alcune spycam e per mettere in rete anche quelle precedentemente installate e fare un po’ di pulizia su quelle non più funzionanti».

Gli sfregi al Passetto, nei pressi della scalinata che conduce al mare

Quelle scritte, Berardinelli, le ha viste eccome, ma non Giovanni Zinni, assessore alla sicurezza e alla polizia locale, che però è venuto a conoscenza della vicenda dai giornali: «Siamo di fronte a reati di piccola entità. Probabilmente, si tratta di una persona con dei disagi e io vorrei anzitutto dire che i disagi vanno affrontati anche e soprattutto con l’aiuto della famiglia, non imbrattando e facendo danni. Non credo vi sia un’indole squisitamente criminale, a una persona del genere non diciamo ˈvai in galeraˈ, ma ˈpaga i danniˈ».

Giovanni Zinni tra Daniele Berardinelli e il sindaco Silvetti

L’assessore ha fatto comunque sapere che nella giornata di oggi (23 luglio) si rivolgerà alla polizia locale per fare luce sulla vicenda e per cercare di capire «se le telecamere comunali possano aver inquadrato il teppista». Intanto, proprio la polizia starebbe lavorando per inquadrare la corretta fattispecie di illecito. La domanda è la seguente: si tratta di semplice imbrattamento (per cui è prevista una sanzione amministrativa) o del reato di danneggiamento (illecito che si prevede qualora si colpiscano beni demaniali, ndr), per il quale si può procedere d’ufficio?

Dieci giorni fa, era stato imbrattato il Monumento ai Caduti del Passetto: lo sfregio, a distanza di tempo, è ancora lì. Sporcata anche la scalinata sul lato del belvedere Virna Lisi con delle macchie rosse.

Più di recente, è stato imbrattato anche il porto antico, con segni sulla pavimentazione nuova e balene stilizzate nei pressi della Banca d’Italia, vicino alla zona d’imbarco dei traghetti.

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