SASSOFERRATO – Si sentono abbandonati, i residenti di Cabernardi e di Catobagli di Sassoferrato. E protestano. «Non sappiamo neppure quando passano gli autobus visto che nelle relative tabelle non sono evidenziati gli orari. Eppure, le tasse le paghiamo anche noi», le parole di un nutrito gruppo di residenti della frazione della città sentinate nota.
Sono distanti da Sassoferrato diversi chilometri. Si tratta di una popolazione residente non più giovanissima e, quindi, con problemi logistici negli spostamenti. A volte, non hanno neppure la patente. Dunque, per molti dei residenti di Cabernardi, l’autobus del trasporto pubblico rappresenta una delle poche possibilità di spostamento senza pesare su altri componenti della famiglia, o di amici e parenti prossimi. Per questo hanno deciso di segnalare, a più riprese, una pecca importante.
«Gli autobus a Cabernardi e a Catobagli di Sassoferrato sono un terno a lotto. Nel senso che non sono stati indicati gli orari di arrivo e di partenza delle due fermate negli spazi appositi. Vale a dire, le tabelle presenti nelle suddette fermate. Questo provoca una situazione paradossale soprattutto d’inverno con queste rigide temperature e con la neve. Bisogna aspettare fuori casa e sperare di essere vicini al giusto orario di arrivo e/o partenza», evidenziano alcuni residenti delle due località.
«Per alcuni residenti, lo vogliamo ribadire, anziani, è una grave problematica. Abbiamo fatto presente che sono tanti a risiedere a Catobagli e Cabernardi che non hanno neppure la patente di guida. Molte volte all’amministrazione comunale di Sassoferrato abbiamo fatto presente questo stato di cose. Ma nulla si è mosso. Abbiamo detto anche agli stessi autisti degli autobus di farsi nostri portavoce».
Oltre alla problematica legata agli orari degli autobus, «chiediamo che si possa istituire anche una terza fermata, nei pressi del cimitero di Cabernardi, sempre nell’ottica di favorire i residenti più anziani che vogliono recarsi a visitare i propri defunti».