SASSOFERRATO – Dalla linea Michelita internazional,e dove è posta la Chiesa di San Michele, alla concentrazione spirituale della Chiesa di Santa Chiara. Il centro storico del Castello di Sassoferrato si apre all’accoglienza delle giornate del Fondo Ambiente Italiano nelle giornate di oggi e domani ottobre dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. Il programma delle Giornate FAI d’autunno prevede un percorso nel Borgo Medioevale con visite guidate dagli studenti del Liceo Scientifico “V. Volterra di Sassoferrato” che illustreranno tre luoghi di suggestiva bellezza alla scoperta del ricco patrimonio Artistico-Culturale.
Cosa vedere a Sassoferrato
L’itinerario avrà inizio con la visita della Chiesa di San Michele collocata sulla linea “Michelitica Adriatica”, una linea retta che taglia l’Europa per circa 2000 Km dall’Irlanda fino alla Palestina, qui sono collocati importanti monasteri e Chiese legate alla leggenda delle lotte del Santo che sconfisse il male. Il sito della Chiesa di San Michele Arcangelo di Sassoferrato è un piccolo gioiello, testimonianza inoltre della presenza dei Longobardi nel territorio montano appenninico. È la prima e la più antica chiesa del Borgo Castello di Sassoferrato (secolo X circa). Gli allievi accompagneranno i visitatori anche in un percorso esterno nel Borgo del Castello e raggiunti i luoghi di visita i ciceroni illustreranno nel dettaglio strutture interne e opere artistiche. Nel secondo sito sarà raccontata la Chiesa di San Pietro. Sorta anch’essa nel Castello feudale di Sassoferrato è risalente al tardo Romanico, diversi sono stati i rifacimenti sino al ‘700. All’interno si possono ammirare opere che vanno dal ‘400 all’800. La chiesa ospita opere di Giovanni Contarini, Pietro Paolo Agabiti, e Giovan Battista Salvi. Il percorso ideato unisce i due antichissimi gironi di mura, che separavano gli opposti versanti del paese, allungandosi poi verso il centro del Castello dove è posta l’ultima sede dell’itinerario: la Chiesa di Santa Chiara. Questa, annessa al monastero duecentesco, è posta proprio nel centro del rione Castello ed ospita ancora una piccola comunità di suore Clarisse. Al suo interno vi sono opere dei pittori Giovan Battista Salvi, Antonio da Pesaro, Ugolino da Pergola, Giovanni Francesco Ferri. Si segnala inoltre la presenza di una Madonna Bizantina di estremo interesse.
Cosa vedere a Fabriano
A Fabriano, invece, il luogo prescelto è il Polo Museale Mannucci-Ruggeri, nel complesso di Zona Conce.
«Questa nuova esposizione permanente di Arte Contemporanea offre un viaggio tra le prestigiose opere di questi due grandi artisti. Le giovani “Guide del Fai” presenteranno sommariamente anche l’importante intervento di restauro e risanamento che è stato realizzato in Zona Conce, trasformando l’intero complesso in una struttura di interesse pubblico per valorizzare le eccellenze del territorio», evidenzia Rosella Quagliarini, capogruppo Fai dei comitati di Fabriano- Sassoferrato-Genga e Arcevia. I giovani “Ciceroni” del FAI saranno i ragazzi delle scuole superiori del territorio che accompagneranno i visitatori alla scoperta del Polo Museale: oggi e domani dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 19.