JESI – Sarà, come avevamo anticipato, la società “Perigeo Solution” di Castelraimondo a eseguire il rilievo tridimesionale dell’area degli scavi archeologici di piazza Colocci, eseguiti dalla ditta Marco Duca sotto la direzione della Soprintendenza Archeologica delle Marche.
E tali operzioni dovrebbero avere inizio proprio martedì prossimo, 19 settembre, tempo permettendo. Non deve piovere, insomma.
Per tale attività, considerata la particolare importanza che riveste il sito archeologico, fanno sapere dalla società il cui amministratore è il geologo jesino Daniele Stronati, «sarà utilizzato un laser scanner di ultimissima generazione capace di generare una nuvola di punti ad altissima precisione con la possibilità di associare a quest’ultima l’informazione del colore registrata da una fotocamera digitale integrata».
L’obiettivo, dunque, è quello di «avere un’accurata copia digitale tridimensionale dell’area, finalizzata alla conservazione storica, allo studio e anche alla sua successiva valorizzazione ai fini turistici».
I professionisti della società “Perigeo Solution” opereranno in due fasi distinte, «la prima sarà di acquisizione dei mass data georeferenziati, quindi seguiranno le operazioni di post-elaborazione per la ricostruzione e l’esatta riproduzione di tutte le strutture architettoniche del quartiere medioevale rinvenuto nei pressi del palazzo della Signoria di Jesi».
L’interramento, dunque, porterà con sè, comunque, la memoria di quanto si è portato alla luce, in virtù del lavoro dell’equipe di professionisti della “Perigeo Solution”.
Non mancheranno le polemiche perché, come è noto, una buona fetta degli jesini, almeno quella che si è espressa sino ad ora, di interramento non ne vuol proprio sentir parlare.
Intanto premono i lavori di riqualificazione di piazza Colocci, dai quali si era partiti.