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In piazza i lavoratori della Tecnowind

Alle 7 di domani 8 marzo, presidio davanti ai cancelli della fabbrica a Marischio. Quindi, intorno alle 9, le tute blu raggiungeranno il parcheggio del PalaGuerrieri. Da qui, si muoveranno in corteo lungo via Dante per raggiungere la sede del Comune di Fabriano

Lavoratori della Tecnowind in sciopero nei mesi scorsi

FABRIANO – Presidio davanti alla fabbrica. E poi manifestazione, colorata e rumorosa, per le vie della città di Fabriano. Scendono, nuovamente, in piazza i lavoratori della Tecnowind. «La riunione è stata assolutamente interlocutoria e, soprattutto, non sono arrivate le risposte che ci aspettavamo», dichiara Pierpaolo Pullini rappresentante della Fiom, al termine dell’ennesimo faccia a faccia di questa mattina, intorno alle 12, con il cda della Tecnowind, azienda fabrianese che produce cappe aspiranti. «Una riunione nella quale non ci sono state date garanzie sul pagamento degli stipendi e sulle prospettive aziendali. Si attende, nelle prossime ore, una risposta dalle banche creditrici, ma non dovrebbe essere definitiva. Quindi, durante l’assemblea dei lavoratori delle 13, si è deciso per la mobilitazione».

Si partirà dalle 7 di domani 8 marzo, con un presidio davanti ai cancelli della fabbrica a Marischio. Quindi, intorno alle 9, tutti i lavoratori, circa 280, raggiungeranno il parcheggio del PalaGuerrieri. Da qui, si muoveranno in corteo lungo via Dante per raggiungere la piazza davanti alla sede del Comune di Fabriano.
«Cercheremo di essere i più rumorosi possibili per far presente a tutti la situazione in cui versano i lavoratori della Tecnowind», specifica il sindacalista della Fiom.

Lavoratori Tecnowind in presidio davanti alla sede regionale

Ad oggi, la situazione è questa. Un nuovo Fondo di investimento, operativo nell’area Euro, è tornato a bussare alle porte della Tecnowind per un eventuale cambio di proprietà. Si tratta di un Fondo che già in passato aveva preso contatti con il management industriale per un eventuale accordo. Ancora non è stata presentata un’offerta vincolante, ma – a dimostrazione della loro serietà – dal Fondo sono arrivati documenti che comprovano la solidità finanziaria dello stesso.

La documentazione è servita al cda della Tecnowind per chiedere un appuntamento con le banche creditrici per alcuni milioni di euro nei confronti dell’azienda. In questo incontro, è stata chiesta nuova liquidità per scontare le fatture e, quindi, garantire il pagamento degli stipendi e la produzione, visto che ci sono ordini da evadere.
«C’è molto nervosismo fra le tute blu che, da tempo, sono costrette a convivere con salari decurtati da cassa integrazione e da contratti di solidarietà. La Tecnowind è un’azienda che ha carichi di lavoro ed è una realtà estremamente affidabile, eppure si rischia il concordato. È necessario – conclude Pullini – che i lavoratori si mobilitino per evitare un nuovo danno a loro e al territorio fabrianese».