FABRIANO – È durata poco più di quattro minuti la partita tra Bad Boys Fabriano e Vis Castelfidardo di venerdì 27 ottobre, match valido per la seconda giornata del campionato di Promozione di basket, girone C.
Il motivo? In seguito ad una schiacciata del giocatore fabrianese Piermartiri, il tabellone non ha retto all’impatto e si è frantumato in migliaia di pezzettini. Solo grazie alla pellicola protettiva i vetri non sono caduti a terra.
Sono cose che accadono spesso sui campi di pallacanestro. Ma in questo caso la vicenda sta avendo degli strascichi un po’ controversi.
La casualità ha voluto che fossimo presenti all’interno dell’impianto di gioco fabrianese, la palestra “Giuseppe Mazzini”, in occasione di questa partita. Lo spirito giornalistico, quasi per “sesto senso”, ci ha spinto a fotografare e seguire da vicino quanto accaduto. E tanto riportiamo.
Rotto il tabellone, i direttori di gara – Francesco Uncini di Jesi e Matteo Paglialunga di Fabriano – constatavano che era impossibile proseguire. Alcuni genitori e dirigenti locali portavano fuori dal ripostiglio il pesante tabellone di riserva, con la speranza di sostituirlo e di consentire alle due giovani squadre di poter portare a termine la gara. Sprovvisti però degli attrezzi necessari, ed essendo impossibile reperire operai comunali visto che erano ormai le ore 22, decidevano di non correre il rischio inutile di farsi male, rinunciando immediatamente, e lasciando il tabellone nuovo appoggiato al suolo. Gli arbitri, a questo punto, non potevano far altro che fischiare la conclusione anticipata della gara e mandare le squadre a casa.
Dunque, dov’è il problema? Il fatto è che il giudice sportivo ha comminato la sconfitta a tavolino per 0-20 alla società di casa, i Bad Boys Fabriano, «in quanto, nonostante presente, l’attrezzatura di riserva (tabellone del canestro) risultava non idonea [art. 40,3 RG]».
È facile figurarsi lo stupore dei ragazzi Bad Boys Fabriano quando sul sito internet del Comitato Regionale Marche della Federazione è comparso, lunedì 30 ottobre, questo provvedimento disciplinare.
Una doccia fredda per i giovani cestisti fabrianesi, in quanto erano convinti che la partita sarebbe stata ripetuta.
Sia le DOA (Disposizioni Organizzative Annuali) nazionali per i comitati regionali sia la DOAR regionale, infatti, per i campionati al di sotto della serie D non annoverano il “tabellone” tra le attrezzature di riserva obbligatorie (tabellone di riserva che, invece, è obbligatorio nelle categorie superiori come D, C e B femminile) e quindi non prevedono la sconfitta a tavolino in caso di mancata sostituzione. Tutto ciò per venire incontro alle piccole società che giocano in piccoli impianti. E per distinguere le finalità di questi campionati minori come Promozione e Prima Divisione, dove lo scopo è principalmente di scendere sul parquet e giocare, dai campionati superiori in cui si bada molto di più all’importanza del risultato.
Ma allora, quale regolamento ha seguito il Giudice Sportivo per comminare questa sconfitta a tavolino, visto che le DOA dicono il contrario?
In ultimo, nel provvedimento disciplinare c’è anche del “non vero”. Infatti, non si comprende in base a quali elementi il Giudice Sportivo possa sostenere che il tabellone non fosse idoneo, visto che non si è provato neanche a montarlo…
In conclusione, la società Bad Boys Fabriano ha presentato ricorso, per cercare di avere ragione della grande delusione patita dai suoi giovani cestisti e poter rigiocare la partita, come lo spirito della pallacanestro vuole a questi livelli. E come previsto, tra l’altro, anche dal regolamento…