CERRETO D’ESI – Nel comprensorio fabrianese, la scuola a Cerreto D’Esi è stata ufficialmente sottodimensionata non raggiungendo il numero minimo necessario per poter rimanere autonoma. Spetterà la reggenza fino al 31 agosto 2020, a Emilio Procaccini, già preside dell’Iis Miliani-Vivarelli di Fabriano. L’affondo del Partito Democratico.
«Nei prossimi giorni avranno inizio le lezioni e riapriranno le scuole. Anche il nostro Comune si appresta all’evento, ma da noi non sarà l’inizio di un anno gioioso. Troppe sono le incertezze che pesano sul mondo della scuola nel nostro territorio. Problemi di strutture, di livelli e sicurezza degli edifici, ma anche di prospettive. Le notizie non sono buone: infatti l’anno inizierà con una classe in meno alla scuola dell’infanzia, da quattro a tre sezioni. Il numero delle iscrizioni in diminuzione non consente di avere gli alunni sufficienti a formare una classe. Questo elemento negativo si ripercuoterà nel proseguo futuro degli studi anche alle elementari e medie. Se aggiungiamo alle perdite degli anni passati, il rischio reale di un declassamento di tutto il nostro comparto scolastico è sempre più certo», scrive in una nota, il segretario Democrat, Angelo Cola.
«Per anni si è lottato per raggiungere il traguardo nel nostro Comune di avere un proprio polo scolastico autonomo. Ora, quello che fu un successo, è rimesso in discussione e reale il rischio di ritornare succursale degli istituti fabrianesi. In questo quadro, rimbomba come un tuono il silenzio della Giunta guidata dal sindaco Giovanni Porcarelli. Non una parola, non un rigo, nessuna dichiarazione di intenti, a difesa del nostro sistema scolastico. A ben guardare le responsabilità di Porcarelli sono anche più gravi».
Cola ripercorre gli ultimi tempi dal sisma del 2016 in poi. «La gestione dell’emergenza terremoto, la follia della paventata “deportazione” degli alunni a Fabriano, i ritardi nella ricostruzione degli edifici, ha determinato incertezze e timori fra i genitori che in molti hanno scelto di iscrivere i figli altrove. Certo la crisi, la diminuzione della popolazione, il calo delle nascite hanno il loro ruolo, ma proprio per questo avremmo bisogno di politiche attive nel campo dei servizi. Trasporti, edifici sicuri ed efficienti, sono il primo passo per attrarre “clienti” anche dalle comunità limitrofe. Ma oggettivamente viene da chiedersi chi sarebbe così pazzo di portare il proprio figlio a Cerreto D’Esi. La scuola è il futuro di una comunità, se distruggiamo la scuola bruciamo il nostro futuro. A Porcarelli e la sua Giunta tutto questo non sembra importare molto. Però – conclude l’esponente del Pd di Cerreto D’Esi – sui passi carrabili sono molto efficienti, direi anzi che si sta arrivando alla persecuzione dei cerretesi. Tranquillo Porcarelli ce ne ricorderemo», il riferimento alle elezioni comunali della primavera 2020.