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Scuole jesine: venerdì la campanella per 8274 studenti

Per le medie e le elementari i numeri degli iscritti ricalcano l'andamento dello scorso anno. Novità invece per le superiori: in netto calo i licei, bene gli istituti tecnici. Renzi fa il punto sui lavori negli edifici

JESI – Inizio delle lezioni venerdì per 8274 alunni nelle scuole jesine, dalle scuole dell’infanzia, passando per le primarie fino alle secondarie di primo e secondo grado. Un totale di nuovi iscritti pari a 2041 unità.

Gli assessori Marisa Campanelli e Roberto Renzi

A fare il punto sono stati gli assessori Marisa Campanelli, all’istruzione, e Roberto Renzi, lavori pubblici. Uno dei dati più rilevanti è il calo degli iscritti nelle scuole superiori della città: se per gli altri gradi di istruzione i numeri sono quelli dello scorso anno scolastico, per le superiori sono 4361 (dato che esclude gli studenti di Vlla Salvati a Monte Roberto) gli iscritti quest’anno, rispetto ai 4437 dello scorso. Numeri che la Campanelli ha spiegato: «È possibile che alcuni studenti abbiano scelto di frequentare istituti altrove, un altro motivo può essere l’abbandono scolastico». Calo evidente al Liceo Classico dove sono 618 gli alunni iscritti, lo scorso anno erano 755 e allo Scientifico con 1124 iscritti contro i 1178 dello scorso anno. In aumento invece il Galilei con 816 iscritti, contro i 778 dello scorso anno, al Cuppari (501 gli alunni lo scorso anno scolastico, 527 quest’anno), l’Itis Marconi con 693 iscrizioni (lo scorso anno erano 667), l’Ipsia Pieralisi (346 iscritti per questo anno scolastico, 300 lo scorso anno) e il Salvati di Monte Roberto che lo scorso anno contava 227 iscritti mentre quest’anno solo 240. Complessivamente per le superiori gli iscritti al primo anno sono 1044.

Nelle scuole dell’infanzia sono attesi 926 bambini, numero rilevante che conferma il trend dello scorso anno, 262 sono i piccoli al primo anno. Frequentano le primarie 1882 ragazzi, le secondarie di primo grado 1105 studenti. Per le primarie inoltre, rimane attivo il servizio Piedibus, per limitare l’uso dell’automobile. «Uno dei primo obiettivi che ci poniamo è di ampliare la forchetta Isee (attualmente da 0 a duemila euro, ndr) per l’esenzione alla refezione scolastica e al trasporto – ha precisato Campanelli – Per quanto riguarda gli studenti stranieri abbiamo rilevato quest’anno che sono pochissimi quelli che arrivano nel corso dell’anno scolastico, ai quali quindi è rivolto il “Patto Scuola” cioè il servizio di mensa e trasporto gratuito se trasferiti in un’altra scuola per non concentrare la presenza solo in alcuni istituti. Se lo scorso anno quindi erano 23 i bambini ad usufruire del servizio, tali saranno quest’anno o probabilmente anche meno». A questo proposito va evidenziato che molti studenti stranieri sono nati in Italia e parlano italiano, solo il 2% del totale che frequenta è nato fuori città.

A fare il punto sui lavori negli istituti scolastici è stato invece l’assessore Renzi: «Stamattina le ultime verifiche alla Scuola Perchi: le lesioni riscontrate sono legate alla siccità, fenomeno comune per edifici bassi quando si hanno lunghi periodi senza pioggia. Il dirigente infatti, in occasione della fine della scuola a giugno, ha confermato che le crepe non c’erano. Non c’è nessun danno alla struttura portante e nemmeno ai pavimenti, è escluso che le crepe dipendano dal terremoto». La scuola di Borgo Minonna quindi, aprirà regolarmente i battenti venerdì.

Alla Mazzini sono terminati i lavori al tetto e sono in via di completamento quelli alla scala antincendio. «Per la Lorenzini sono stati appaltati i lavori di demolizione – ha aggiunto Renzi – e per la nuova scuola in via Schweitzer procederemo quanto prima per appaltare i lavori. Martiri della Libertà necessita interventi di risanamento, in parte anche alle strutture portanti. In generale stiamo proseguendo la valutazione di vulnerabilità sismica e valutando interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria». Al vaglio quindi anche la situazione delle scuole dell’infanzia Isola Felice e Gola della Rossa, stessa struttura in Piazzale Don Milani dietro la Fornace, per risanare il tetto visto che nelle giornate piovose penetra l’acqua: «Questa era una struttura provvisoria che invece è diventata stabile – precisa Renzi – Per quanto riguarda invece l’edificio di via Norvegia, che ospitava il Cepi, stiamo valutando se conviene intervenire visto che l’edificio è molto datato».