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Fabriano, secondo il difensore civico l’accesso agli atti è prerogativa dei consiglieri comunali

Una vittoria per i capigruppo di Fabriano Progressista e Partito Democratico. Giovanni Balducci e Andrea Giombi chiedono che sia dato corso alla loro richiesta. L'amministrazione comunale valuta

Giovanni Balducci e Andrea Giombi

FABRIANO – Il difensore civico, garante regionale dei diritti alla persona, si schiera a fianco dei consiglieri comunali di opposizione di Fabriano, Giovanni Balducci e Andrea Giombi, circa il “no” all’accesso agli atti circa la revoca dell’incarico dirigenziale relativo alla direzione del settore Assetto del Territorio. Secondo la segretaria generale, Vania Ceccarani, la privacy sulla questione è preminente sulla prerogativa concessa ai consiglieri comunali.

Non la pensa in questo modo il difensore civico, Andrea Nobili, che conclude il proprio parere, invitando a riesaminare il diniego, «consentendo ai consiglieri comunali Giombi e Balducci, di accedere all’atto richiesto». Una vittoria per i capigruppo, rispettivamente, di Fabriano Progressista e Partito Democratico. E ora si attendono le decisioni conseguenti, altrimenti si rischia il ricorso al Tar Marche.

Tanto più che da tecnica, la questione assume sempre di più i contorni di un affaire politico. La presidente del consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi, ha escluso dall’ordine del giorno dell’assise civica la discussione sulla mozione di censura nei confronti delle Ceccarani che era stata precedentemente inserita nell’odg. La Tobaldi ha motivato questa decisione rimandando al regolamento del civico consesso. Ma ovviamente la scelta non è stata presa bene dalle opposizioni che, per protesta, hanno abbandonato l’aula consiliare. «Crediamo che il comportamento dell’amministrazione comunale sia molto grave. Nonostante il parere del difensore civico, il sindaco pentastellato Gabriele Santarelli, non ci ha assicurato l’accesso agli atti, ma ha solo affermato che non è automatico. Andremo in settimana in Comune insieme al collega Balducci per chiedere i documenti. Non sappiamo se ci rivolgeremo al Tar Marche, ma oggi ho informato la Prefettura sul parere del Difensore civico. Vedremo, aspettiamo», dichiara Andrea Giombi.

Il primo cittadino di Fabriano, intanto, ha affidato a un lungo post su Facebook, il proprio pensiero. «Dal 2018 il comune di Fabriano ha un segretario generale che sa il fatto suo e che sta lavorando per portare il Comune a quella normalità da noi tanto auspicata. È facile quindi capire come mai tutte le attenzioni del PD siano concentrate sul suo lavoro e sempre con attacchi e critiche totalmente infondate e strumentali: dà fastidio ed è indigesta al sistema. È una figura di garanzia che opera ogni giorno per il bene e la tutela della legalità, dell’ente e quindi anche dei cittadini. A Fabriano da troppo tempo mancava una figura di questo tipo e qualcuno è palesemente disorientato e non sa dove sbattere la testa. Per questo si sbattono come pesci in barile infilando una sequela infinita e penosa di scorrettezze imbarazzanti e irrispettose delle istituzioni. Dal PD che ha massacrato il nostro comune a forza di clientelismo e autoreferenzialità me lo aspetto pure, le altre minoranze invece che si lasciano manovrare da chi hanno contestato in anni di opposizione e poi per tutta la campagna elettorale si dimostrano senza idee e succubi del sistema che avrebbero dovuto combattere. Solo ultima in ordine di tempo è la mozione di censura che a livello normativo e di regolamento semplicemente non è contemplata, non esiste. Un atto del tutto illegittimo con il quale si vorrebbe contestare una decisione del tutto legittima e motivata di non accogliere la richiesta di accesso agli atti nel rispetto e per la tutela dei diritti dell’ex dirigente. Se ritengono sia una decisione illegittima possono continuare a rivolgersi al Prefetto come hanno fatto in continuazione in questi 3 anni senza ottenere mai nulla oppure possono rivolgersi all’unica istituzione che ha competenza in queste materie: il Tar Marche. Ma ovviamente non lo faranno mai perché a loro interessa solo fare lo show», conclude caustico il sindaco di Fabriano.