FABRIANO – Nuovo Oscar green per il fabrianese Giorgio Poeta. Al “Re” delle api è stato assegnato l’importante riconoscimento dalla Coldiretti Ancona per la seconda volta in pochi anni.
Per Impresa2.Terra vince l’idea di Giorgio Poeta di Fabriano, premiata dall’imprenditore Bruno Garbini, che ha realizzato la prima agrifiction per avvicinare le persone al mondo delle api, in maniera semplice e divertente, utilizzando i social e i video, con una serie di divertenti mini-commedie con protagonisti il miele e il territorio marchigiano. E intanto la videocamera è entrata persino all’interno dell’alveare, con la “La grande sorella Ape”.
«Sei anni fa’ la Coldiretti mi premiò per aver lanciato sul mercato il miele invecchiato in barrique creato con l’aiuto di Bruno Romei. Oggi ci premia per le nostre agrifiction. E oggi ringrazio le tre persone senza le quali tutto questo non sarebbe mai esistito. Grazie Chiara Crispino. Grazie Federica Bianchi. Grazie Stefano Del Frate. E come sempre, grazie a babbo Antonio», il commento del fabrianese Giorgio Poeta.
La sua è una storia di successi che continua a far parlare tutta l’Italia, non sedendosi mai sugli allori, ma continuando a stupire.
«Nel 2011, la mia produzione di miele invecchiato in barrique ha immediatamente vinto l’oscar dell’agricoltura come prodotto innovativo. Diciamo che mi sono sentito come la persona giusta al momento giusto. Ho iniziato, infatti, in un periodo in cui si fa un gran parlare di un ritorno alla terra, all’agricoltura. Ho saputo cavalcare l’onda», il racconto del 31enne fabrianese.
La qualità del prodotto, soprattutto per le tecniche produttive, ha destato grande curiosità non solo a livello locale, ma anche nazionale con continue ospitate televisive in programmi quali Geo & Geo su Rai Tre, alla Prova del cuoco su Rai Uno, una lunga intervista per la rubrica Paesaggi in onda il sabato in Striscia la notizia su canale Cinque, alle molte presenze nel corso degli ultimi due anni nella trasmissione di Rai Due, Detto Fatto, condotta da Caterina Balivo.
Affari che lo portano spesso fuori da Fabriano, ma una decisione categorica: non lasciare Fabriano. Nonostante abbia avuto molte proposte, infatti, Giorgio Poeta non si è mai allontanato – a livello di produzione e del punto vendita in località Santa Croce – dalla sua città.
L’ultimo nato in casa del “Re” è stato l’idro-miele un fermentato di acqua e miele, di cui si era perso l’utilizzo. «Questo perché è lunga e difficile la produzione e la materia prima, appunto il miele, ha un costo alto. Ho fatto una nuova scommessa, unire le conoscenze enologiche al mondo del miele e ne è nato un prodotto unico. Che ha già molto successo».
Dal punto di vista del marketing, invece, la agrifiction, dodici puntate, per avvicinare le persone al mondo delle api. «Una trovata nata per caso, ma che mi ha molto divertito realizzare e poi rendere pubblica sui social. Un modo per pubblicizzare il prodotto, far conoscere il territorio marchigiano, le eccellenze mie e non solo. Come vediamo il futuro? A strisce gialle e nere. Stiamo crescendo ogni anno e di progetti ne abbiamo tanti. Ho scritto la mia storia e spero di proseguire. Insieme alle api. Perché quando parlo al plurale parlo di me e di loro». Un Oscar più che meritato.