ANCONA – Tre persone sospette si aggirano nei quartieri per studiare le abitazioni, le segnalazioni dei cittadini al 113 hanno permesso di sventare dei furti. Ieri sera, verso le 18.00, un cittadino residente nel quartiere Adriatico ha allertato il 113 per la presenza sospetta di tre persone, di etnia rom, che si aggiravano sul marciapiede prospiciente il suo palazzo osservando attentamente le abitazioni. I tre, intuito di esser stati notati, si sono allontanati a passo spedito verso il centro città. Il poliziotto della Sala Operativa ha cercato di far ricordare al cittadino anche il più piccolo dettaglio sia fisico che nel modo di vestire. La descrizione del gruppo è stata passata alle Volanti che hanno iniziato le ricerche dei tre sospetti. Le “Pantere”, dirette dal VQA D.ssa Cinzia Nicolini, hanno perlustrato tutto il centro, la zona del Passetto, del Rione Adriatico, compresi i vicoli, le piazzette, le aree verdi e i parcheggi.
A distanza di pochi minuti, un’altra chiamata è giunta al 113. Questa volta la “strana” presenza di tre persone in prossimità piazza Pertini è stata segnalata da una donna di mezza età. Dalla descrizione, il poliziotto della Centrale Operativa ha capito subito che si trattava delle stesse persone segnalate poco prima. Anche in centro i tre sono stati sorpresi mentre osservavano gli stabili, scrutavano i citofoni e fissavano le finestre come per scorgere la presenza di persone dietro i vetri degli appartamenti. Due pattuglie delle Volanti si sono precipitate sul posto senza dargli il tempo di fuggire. Si tratta di due uomini e una donna, originari della Romania, in Italia senza fissa dimora, privi di occupazione, pluripregiudicati. Il 43enne è gravato da pregiudizi penali contro il patrimonio, in particolare furti aggravati dalla violenza sulle cose, furti in abitazione e su veicoli, l’altro, 30 anni, è gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona quali rapina, porto d’armi e tentato omicidio.
La donna invece, 36 anni, incensurata, è stata segnalata dalle Forze dell’Ordine di numerose province del nord Italia in quanto solita accompagnarsi a connazionali con specifici precedenti per furti in abitazione. Nel suo zainetto, gli agenti hanno rinvenuto una cartina della città di Ancona, segno che i tre erano venuti in “trasferta” e non conoscevano il capoluogo. Accompagnati presso gli Uffici della Questura il gruppo ha ripetuto di essere venuto in visita turistica nel capoluogo dorico. Peccato però che fossero senza bagagli, non sapevano dove avrebbero alloggiato e nemmeno indicare la loro residenza italiana. Considerati i loro specifici precedenti e il fatto che non avevano alcun interesse – personale, familiare, di lavoro o di salute – per giustificare la loro presenza ad Ancona, il Questore ha emesso tre fogli di via obbligatori dalla città. Il progetto di una “Polizia partecipata”, il lavoro sinergico tra Polizia e cittadini ieri sera ha dato i suoi buoni frutti e come ha sottolineato questa mattina il Questore Oreste Capocasa congratulandosi con gli agenti delle Volanti. «È questa la strada giusta da percorrere per garantire la sicurezza e il bene pubblico!».