Attualità

La Selva di Castelfidardo su Linea verde per il “Forest bathing”

La puntata si è soffermata nel bosco preistorico, dove la troupe Rai ha ripreso un’esperienza di immersione forestale (shinrin yoku) per descriverne i benefici terapeutici

Le riprese alla Selva
Le riprese alla Selva

CASTELFIDARDO – Un focus sull’ambiente e sulla Selva di Castelfidardo è andato in onda oggi (20 febbraio) su Linea verde Life su Rai Uno che ha offerto un’altra suggestiva vetrina mediatica per la città. La puntata si è soffermata infatti nel bosco preistorico qualificato “Forest bathing center”, il primo nelle Marche, dove la troupe Rai ha ripreso nelle settimane scorse un’esperienza di immersione forestale (shinrin yoku) per descriverne i benefici terapeutici.

Il gruppo è stato guidato dal presidente della Fondazione Ferretti Eugenio Paoloni, dal dottor Paolo Zavarella, presidente di Aimef (Associazione italiana di medicina forestale) e da quattro esperti di medicina forestale di Aimef. Tra i partecipanti all’immersione anche l’assessore all’Ambiente Romina Calvani. Lo shinrin yoku o “bagno nella foresta per trarre giovamento dell’atmosfera della foresta” è un termine che indica un particolare metodo della medicina giapponese comparabile all’aromaterapia, diffusosi in Giappone nel corso degli anni Ottanta.

Come la ricerca scientifica ha già dimostrato, l’immersione nella natura, nella foresta, nel bosco, è in grado di apportare innumerevoli benefici alla salute tanto da configurarsi come una vera e propria forma di medicina complementare. La medicina forestale è stata attualmente riconosciuta in Giappone ed in Scozia, dove viene normalmente prescritta; in Italia ci sono sperimentazioni nel Lazio ed in Friuli e ora a Castelfidardo.

Gli scienziati hanno scoperto che quando le persone passano alcune ore in un ambiente più naturale (foreste, parchi e altri luoghi con grande concentrazione di alberi) c’è un aumento della funzione immunitaria, particolarmente utile in questo periodo di pandemia. Per questo motivo se un individuo si reca in una foresta e respira profondamente potrà godere di numerosi benefici, tra quali concentrazioni inferiori di cortisolo,diminuzione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, diminuzione dello stress e cura alla depressione. Il merito di questi benefici sarebbe da attribuire ai fitoncidi, monoterpeni del legno degli alberi, chiamati Bvoc (composti organici volatili biogenici) i quali, oltre a rilasciare speciali sostanze nell’aria per proteggersi dal marciume e dagli insetti, sembrerebbero anche portare beneficio agli esseri umani. Nell’immersione guidata si praticano numerose attività nel bosco; yoga, sviluppo dei cinque sensi, estraniarsi dal caos quotidiano, entrare in sintonia con la natura, abbracciare gli alberi per respirare i Bvoc e camminare senza fretta, in silenzio, per riequilibrare le componenti simpatica e parasimpatica del sistema nervoso vegetativo.

A latere di questa attività è stato anche presentato il percorso simpaticamente denominato “scalzing”, un tracciato composto da 14 vasche contenenti materiali naturali diversi dove si cammina bendati ed a piedi nudi per stimolare le settemila e 200 terminazioni nervose del piede (una forma soft e divertente di riflessologia plantare) che coinvolge quasi tutti gli organi del corpo umano.

Le immersioni guidate dagli esperti diplomati in medicina forestale della Fondazione Ferretti inizieranno ad aprile.

© riproduzione riservata