SENIGALLIA – Il gioco d’azzardo rimane un fenomeno decisamente molto presente nel senigalliese. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha reso noti alcuni dati che evidenziano in maniera preoccupante come la spiaggia di velluto non sia immune da questa vera e propria piaga che ha causato diversi disagi individuali, alcuni sfociati anche in tragedie.
Con oltre 73 milioni di euro spesi nel solo 2017, ben 1.637 euro per abitante, Senigallia occupa il posto numero 690 su 7.954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro-capite. Ma la cifra salirebbe ancora – e di molto, fino a raggiungere anche i 1800 euro e più – se fossero esclusi dai 44.616 abitanti i bambini e coloro che sono impossibilitati a giocare con slot e scommesse.
In questa speciale graduatoria sul gioco d’azzardo diffusa dal Dipartimento Dipendenze Patologiche Asur – Area Vasta 2, la spiaggia di velluto precede persino il capoluogo regionale Ancona che, con 143 milioni e circa 1.420 euro per ognuno degli oltre 100mila abitanti, si attesta a quota 954.
La spesa maggiore è rappresentata dalle videolottery (VLT): moneta dopo moneta, le cosiddette macchinette slot “divorano” interi stipendi e non sono mancati episodi di chi simula una rapina per giustificare poi un notevole ammanco causato in realtà dal gioco d’azzardo e dalla patologia connessa, la ludopatia.