SENIGALLIA – Consegnata la cittadinanza onoraria al fotografo Piergiorgio Branzi. L’iniziativa si è svolta giovedì 25 ottobre a palazzetto Baviera, durante la presentazione della mostra fotografica sull’artista russo Alexander Rodchenko.
Un prestigioso riconoscimento che la città della fotografia, tramite il consiglio comunale, ha voluto riservare a un artista, oggi 90enne, che proprio qui ha passato diversi anni della sua vita artistica conoscendo diversi fotografi di rilievo nel panorama culturale nazionale e locale: Ferruccio Ferroni, Alfredo Camisa, Giuseppe Cavalli e Mario Giacomelli.
Gli stessi nomi che diedero vita a quella fortunata e incisiva esperienza fotografica chiamata gruppo “Misa”: una realtà a sé capace di dialogare e contrapporsi a La Bussola di Milano o La Gondola a Venezia. Una realtà che Branzi ha contribuito a creare, a sviluppare e da cui si è lasciato contaminare.
«Un gesto che mi lusinga, mi onora – ha detto Branzi, rispondendo all’introduzione del sindaco Maurizio Mangialardi in una sala gremita – perché negli anni ‘50 ero definito “Branzi il fiorentino, ma di quelli di Senigallia” proprio per la mia appartenenza culturale a questa città. Qui ho passato diversi anni che hanno condizionato la mia esperienza e le mie scelte artistiche e professionali, ma qui ho anche stretto rapporti e amicizie, tra cui appunto Ferroni, Cavalli, Camisa, e Giacomelli. Altre esperienze mi hanno portato lontano da qui – ricordando la sua esperienza come inviato della Rai a Mosca – ma ricordo sempre Senigallia come quell’anello di congiunzione, quel laboratorio dove abbiamo avvicinato le immagini raffigurative del passato con le nuove fotografie dai parametri mutati del dopoguerra».