SENIGALLIA – C’è preoccupazione a Senigallia, più precisamente in via Pola e nelle zone limitrofe, per l’installazione di un’antenna di servizio della telefonia mobile sul tetto di un edificio privato.
Il nuovo manufatto, che si trova al ridosso del centro storico, non è di certo passato inosservato generando non poco allarme tra coloro che vivono in questa zona della città. A preoccupare maggiormente sarebbe l’impatto ambientale: le conseguenze sulla salute che i campi elettromagnetici potrebbero provocare nel corso del tempo e la relativa svalutazione degli immobili circostanti.
I residenti del Piano Regolatore si dicono preoccupati anche perché la zona in questione è densamente popolata e non distante sono presenti numerosi plessi scolastici. A rendere ancora più complessa la vicenda il fatto che, al piano terra del suddetto condominio, è prossima l’apertura di un Centro per l’infanzia. La Legge Gasparri del 2002 però pone il divieto di posizionare ripetitori o affini in presenza di scuole o luoghi frequentati da minori ad una distanza inferiore ai 100 metri, per le criticità che tali apparecchi potrebbero comportare.
I residenti hanno già presentato segnalazioni all’Arpam Marche Ufficio Campi Elettromagnetici, al Comune di Senigallia Ufficio SUAP ed all’Asur 2 Ufficio Sanità Pubblica. Al riguardo, l’amministrazione senigalliese ha già fatto sapere che i Comuni da tempo non dispongono più di strumenti normativi per autorizzare o meno questo tipo di pratiche amministrative, le quali si basano ormai esclusivamente sull’accordo tra gli enti gestori e i proprietari dei siti, in questo caso specifico rappresentato dal tetto di un edificio privato.
«Ciò, purtroppo – spiega in un comunicato ufficiale l’amministrazione – in virtù di alcuni provvedimenti nazionali e, in particolare a Senigallia, dopo la cancellazione da parte della giustizia amministrativa di alcuni articoli del Regolamento comunale per la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi di elettromagnetismo, approvato a suo tempo per garantire all’Amministrazione maggiori poteri di controllo nei processi di autorizzazione e per trovare le migliori soluzioni volte a coniugare la tutela salute pubblica con il regolare funzionamento della rete digitale. – e conclude – Il Comune di Senigallia è comunque in contatto con l’Asur e l’Arpam, affinché vengano attivati tutti i controlli e le misurazioni dei campi elettromagnetici a cui sono esposti i residenti della zona per verificare che i livelli rientrino nei limiti di legge».