SENIGALLIA – Finalmente è stata costituita la nuova Unione dei Comuni che prenderà il nome di “Le Terre della Marca Senone”. L’atto costitutivo è stato infatti firmato nella mattinata di oggi, venerdì 16 marzo nella sala giunta del municipio di Senigallia, per un accordo definito “storico” dai primi cittadini dei sette comuni della valle del Misa coinvolti.
A siglare l’atto sono intervenuti i sindaci dei Comuni di Arcevia, Barbara, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti, Senigallia e Trecastelli. Tutti hanno espresso soddisfazione per l’attivazione di uno «strumento amministrativo efficace e innovativo, in grado di offrire migliori servizi, risparmio della spesa, maggiori investimenti, nonché semplificazione della macchina amministrativa» unificata che governerà un territorio vasto dalla costa all’appennino.
Importantissime – ma non ancora quantificate – saranno le risorse che lo Stato devolverà per sostenere le unioni comunali come Le Terre della Marca Senone: a fianco delle risorse economiche, poi ci saranno «agevolazioni sul piano organizzativo di cui godranno gli enti che ne faranno parte» per valorizzare ogni peculiarità dei singoli comuni e affrontare in maniera sinergica ciascun bisogno che la vallata esprimerà.
«L’Unione tra i comuni della vallata del Misa e una città come Senigallia è una sfida difficile – spiega il presidente del Cogesco nonché sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi – non lo nascondo, con alcune incognite; ma è anche una sfida strategica entusiasmante per il futuro del nostro territorio, per progettare nuove modalità di servizi e nuove politiche di tutela ambientale, di valorizzazione turistica e culturale. La scommessa è quella di dialogare e di trovare sintesi tra territori che storicamente hanno sempre lavorato insieme, nonostante le loro peculiarità specifiche. L’Unione ha di bello che ogni comune mantiene la propria identità e specificità ma è costretto nel contempo ad abbandonare campanilismi e chiusure».
«È una opportunità e come tale va sfruttata al massimo per superare le difficoltà che singolarmente viviamo – ha dichiarato il primo cittadino di Ostra, Andrea Storoni che già guarda avanti ai servizi da “riversare sull’Unione dei comuni -. Credo che al pari della funzione sociale e della polizia locale, altre materie, come l’urbanistica, meritino un respiro ampio quanto è ampio il nostro territorio».