SENIGALLIA – Dopo il moltiplicarsi delle voci e delle proteste, dopo due progetti, dopo un consiglio comunale e tre interrogazioni, dopo un’infuocata assemblea pubblica, arriva finalmente la svolta che tutti i residenti della frazione Cesano attendevano impazienti.
La ditta Eco Demolizioni – titolare del progetto per l’impianto di trattamento di rifiuti urbani e speciali non pericolosi – ha chiesto l’archiviazione del procedimento di autorizzazione sottoposto alla procedura di valutazione d’impatto ambientale da parte della Provincia di Ancona.
Una svolta che era attesa non solo dai residenti del Cesano ma anche delle altre frazioni e quartieri poiché i dubbi sollevati riguardavano un po’ tutti i senigalliesi. Sul tema il sindaco Mangialardi si era pronunciato chiaramente, tanto da scrivere una lettera alla società proponente per far ritirare il progetto già prima dell’assemblea pubblica svoltasi giovedì sera – 5 settembre – al circolo della stessa frazione.
«Ringrazio la Eco Demolizioni – afferma Mangialardi – per aver accolto immediatamente la mia richiesta, dimostrandosi sensibile alle istanze del territorio ed evitando di esasperare la situazione. Chiedendo l’archiviazione della procedura prima della chiusura della valutazione d’impatto ambientale e della successiva conferenza dei servizi, ho voluto interpretare i dubbi e le preoccupazioni di tanti cittadini di Cesano e Cesanella e accelerare i tempi di annullamento della procedura».
L’idea di un impianto per il trattamento dei rifiuti non pericolosi al Cesano era nata per l’esigenza della città di Senigallia di stoccare, smaltire e recuperare i materiali derivanti dalle numerose mareggiate che infliggono la costa senigalliese durante i vari mesi autunnali, invernali e primaverili. Tonnellate di rami, legni, tronchi, plastiche, gomme e persino bombole del gas finiscono sulla spiaggia ogni volta (anche d’estate) che una forte perturbazione riversa sul territorio vallivo e senigalliese importanti quantità di pioggia e ogni volta che, al termine dei lavori sul fiume, vengono lasciati i detriti nell’alveo del Misa.
«Tengo a precisare che il progetto intendeva rappresentare una soluzione al problema riguardante lo smaltimento dei rifiuti spiaggiati a seguito delle mareggiate. Purtroppo – ha dichiarato il sindaco – l’aggiunta del trattamento di inerti ricavati dalla triturazione di materiali stradali e derivanti da demolizioni, aggiunta voluta dalla ditta per rendere remunerativo l’investimento privato, ha reso incompatibile l’intervento con il territorio. È ovvio che il problema resta, ma sono altrettanto certo che sapremo trovare una proposta alternativa, anche perché è chiaro che la pulizia del litorale è una questione che riguarda tutta la città».
Ma un sassolino Mangialardi vuole toglierselo: «Il mio ringraziamento va anche ai cittadini che ieri sera (giovedì 5 settembre, Ndr) hanno preso parte all’assemblea organizzata dal Comune di Senigallia, che pur intervenendo criticamente non si sono lasciati tirare in ballo dalla gazzarra di un manipolo di individui interessati solo ad alimentare inutili polemiche».