SENIGALLIA – È il valore delle mani, molto spesso l’unico contatto con il mondo esterno, il tema al centro della nona edizione del forum nazionale dei volontari della Lega del Filo d’Oro, in corso all’hotel Ritz fino al 14 ottobre. Un appuntamento dedicato alle tante mani che aiutano le persone sordocieche, ai tanti cuori che danno sostegno all’associazione, alle tante coscienze che si impegnano in attività ricreative e in un servizio sempre migliore.
Circa 200 le persone giunte a Senigallia dalle otto regioni in cui la Lega del Filo d’Oro è presente e da altre zone d’Italia, per raccontare la propria esperienza, per stringere rapporti umani tra volontari, per dare il proprio sostegno e vicinanza a un ente che dal 1964 assiste, educa, riabilita e reinserisce nella famiglia e nella società le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
Nel 2017 sono stati 652 i volontari (+7% rispetto al 2016, con un’età media di circa 46 anni e una prevalenza di donne) che hanno prestato oltre 50mila ore di servizio a supporto della Lega del Filo d’Oro.
L’importante appuntamento, che si svolge ogni tre anni e che ha preso il via oggi, a Senigallia, durerà fino a domenica 14 ottobre, alternando interventi dei volontari alle relazioni dei responsabili dei vari comitati e sedi di Osimo, Roma, Padova, Napoli, Modena e Termini Imerese.
L’avvio dei lavori è stato dato dal neo presidente Rossano Bartoli, al vertice dell’associazione dall’8 ottobre scorso ma dentro fin dall’estate del 1968. Proprio lui ha ricordato come questo appuntamento sia un momento per riflettere sulla valenza del volontariato che affianca gli operatori con costanza e dedizione. «Non è solo una tre giorni di socializzazione tra volontari, è una fase di incontro dove ci si scambiano esperienze, si rafforza il senso di appartenenza a una comunità, dove si stringono amicizie e si rinsaldano quei valori che sono il vero valore aggiunto espresso dai volontari ogni giorno da oltre 50 anni».
Al pomeriggio inaugurale dei lavori della Lega del Filo d’Oro ha partecipato anche il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. «Quelle mani – ha detto alla numerosa platea riferendosi al titolo dell’evento – sono le vostre mani e sono il segno più vero della comunità, quella che si costruisce con rapporti umani. Voi, con quelle mani, aiutate gli altri in una società che è sempre più arida, voi date speranza, date aiuto, date valore a questo paese che non avrebbe senso senza il volontariato. Grazie perché siete voi volontari che ricostruite quell’insieme oggi messo in discussione dall’io, siete il senso che oggi si sta perdendo».