Attualità

Cittadini e associazioni di Senigallia contro la politica di Salvini

Oltre 160 singoli cittadini e molte associazioni firmano un manifesto per ribadire che l'uomo, straniero o italiano, è titolare di diritti inviolabili: «Continuamente calpestata la Costituzione»

Una barca di migranti
Una barca di migranti

SENIGALLIA – Anche alcuni cittadini e associazioni locali hanno aderito a una iniziativa finalizzata a denunciare la politica del ministro Salvini in tema di accoglienza di migranti e profughi. Dopo gli ultimi fatti della nave “Diciotti”, è stato infatti steso un manifesto in cui si ribadiscono alcuni diritti inviolabili e in cui viene precisato che il braccio di ferro tra governo ed Europa va a intaccare proprio questi diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.

«Intendiamo denunciare – si legge nel manifesto firmato da molte associazioni e oltre 160 singoli cittadini senigalliesi – la tragica violazione di diritti umani ad opera del governo italiano, secondo cui ai migranti è legittimo ridurre, fino a negare, il diritto all’accoglienza».

La Costituzione italiana, infatti, afferma all’art. 2 che “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo … e richiede l’adempimento degli inderogabili doveri di solidarietà economica, politica e sociale“; all’art. 3 che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge”; all’art.10 comma 2° prescrive che “la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali”.

Lo straniero presente nel territorio dello Stato è titolare di diritti inviolabili e questo riconoscimento dei diritti fondamentali dell’uomo non fa distinzioni tra italiani e stranieri. “Regolare” o “clandestino” che sia, in quanto persona umana è portatore dei diritti fondamentali come il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale, il diritto a non subire trattamenti degradanti, di agire in giudizio, il diritto alla difesa e alla cura.

«Tali diritti sono stati violati più volte durante il recupero di imbarcazioni sovraccariche e di salvataggio in mare di migranti, sia negando alle navi intervenute l’attracco in porti nazionali “sicuri”, e dunque costringendoli a lunghe navigazioni ai confini del Mediterraneo, sia negando lo sbarco dei naufraghi su una nave della nostra Guardia Costiera, seppure autorizzata ad attraccare. Si è venuta così a creare una situazione indegna di ogni paese che vuole definirsi civile e a Catania, con la nave “Diciotti”, è stata risolta solo grazie all’intervento della magistratura. Non è la prima volta e temiamo possa non essere l’ultima che sulla vita di queste persone si gioca un cinico braccio di ferro tra il Governo italiano e l’Unione Europea. Intendiamo manifestare tutta la nostra indignazione per il prolungato blocco delle centocinquanta persone che sono state private dei diritti sanciti dalle convenzioni internazionali sull’asilo, dalla normativa comunitaria e dalla nostra Costituzione e costretti a subire un penosa condizione di grave disagio fisico e psicologico. E’ stata negata a uomini, donne e bambini, molti dei quali sopravvissuti a gravissimi abusi nel loro paese, lungo la rotta dei migranti ed in particolare nei centri di detenzione libici, la possibilità di ricevere cure immediate e indispensabili».

«Riteniamo che il fondamento di ogni Stato di diritto e di ogni democrazia sia il rispetto da parte di tutti i cittadini delle leggi; questo vale a maggior ragione da parte di chi ha ruoli di potere e di amministrazione pubblica. Assolutamente grave è l’atteggiamento del Ministro Salvini che si è dichiarato indifferente ai richiami al rispetto della normativa, sentendosi forte dell’ampio consenso popolare. Ritenersi al di sopra delle leggi e svincolati dal rispetto del principio di legalità solo perché si è stati eletti, rappresenta un atteggiamento inaccettabile. L’illecito praticato dal governo è anche internazionale. Già la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo nel 2014 aveva condannato l’Italia per un’azione di respingimento di minori. Non possiamo permettere – concludono – che il nostro Paese dimentichi la cultura dell’accoglienza e della solidarietà che, pur nella complessità del fenomeno, deve continuare a definire la nostra identità nazionale».

Di seguito l’elenco delle adesioni al manifesto di denuncia.

Associazioni:
ANPI, Associazione Le Rondini, CGIL- Senigallia, Libera – Senigallia, GRIS (gruppo regionale immigrati Marche), La città Futura, Possibile, Movimento donne contro il razzismo, Associazione Confluenze.

Singoli cittadini:
Giuseppina Massi, Stefania Pagani, Giuseppe Omenetti, Myriam Fugaro, Lucia Paolinelli, Massimiliano Giacchella, Elisa Margini, Virgilio Marconi, Maurizio Tonini Bossi, Nausicaa Fileri, Enrico Pergolesi, Attilio Casagrande, Sandrina Galli, Catia Ventura, Simone Ceresoni, Mario Busti, Manuela Bartolucci, Giorgio Candelaresi, Carlo Girolametti, Nadia Maldone, Roberto Primavera, Antonio Minetti, Simonetta Rosa, Francesca Paci, Luciano Principi, Giordano Mancinelli, Vincenzo Cerulli, Margherita Angeletti, Paolo Fuligni, Giuseppe Santoni, Maria Ghattas, Nadia Ghattas, Luana Angeloni, Andrea Rodano, Luca Angeloni, Marco Moschini, Don Paolo Gasperini, Beatrice Brignone, Mohamed Elhasani, Fabrizio Volpini, Francesco Spinozzi, Maria Clotilde Luca, Teresa Morante, Paolo Magnini, Francesco Mancini, Paolo Negri, Emilia Scartozzi, Franco Fileri, Marinella Adani, Marco Scattolini, Anna Terenzi, Ferdinando Vernelli, Donatella Terenzi, Landi Giacomo, Luciana Marinari, Riccardo Casagrande, Federica Bartozzi, Maria Luisa Mazzetta, Nicoletta Cella, Gaetano Sgarro, Francesca Spaziani, Giorgia Mazzarini, Stefania Fraboni, Boubacar Mahamat Affagius, Corrado Bacchiocchi, Maria Cristina Giombetti, Claudio Brocanelli, Massimo Mori, Federica Spinozzi, Mauro Balducci, Luciano Giulioni, Marisa Cinciari Rodano, Paola Angelini, Claudio Cerusici, Paola Federici, Anna Pia Giansanti, Antonio Pagani, Giuseppina Pagliarani, Veronica Mattiello, Stefano Giuliodoro, Marco Scaloni, Anna Grazia Lentini,Claudia Giacomini, Maria Chiara Paolini, Elena Paolini, Amedeo Paolini, Roberta Bossoletti, Annalisa Ubertoni, Angela Conti, Silvana Spinaci, Leonardo Barucca, Alessandra Pesaresi, Simone Tranquilli, Consuelo Donati, Leonardo Strizzi, Concetta Contini, Luca Coloccini, Carla Gambelli, Marta Costantini , Daniela Minetti, Andrea Rotatori, Massimo Romagnoli, Fabio Ceccarini, Daniele Zulli, Marco Pallotta, Monica Marani, Maria Paola Strambioli, Davide Mariselli, Tullio Piersantelli, Giovanni Spinozzi , Mauro Anselmo, Paola Orciari, Emanuela Pettinari, Roberto Galli, Ivo Rosi, Fabio Antonelli, Giuseppe Sante Montani, Alessandro Filippini, Ubaldo Tomassetti, Basilio Perri, Averardo Bucci, Eraldo Argentati, Aldo Pierpaoli, Ferdinando Salvioni, Barbara Silvestrini, Federica Biagiotti, Maria Schiavone, Franco Gregoretti, Tina Modesti, Assuntina Mucillo, Mario Casagrande Esposto, Cristiana Montesi Costantini, Marisa Sabbatini, Alfredo Piergiovanni, Elide Candi, Soeila Sorosh, Eros Gregorini, Anna Tonin, Elena Mazzanti, Carmen Cervasi, Vania Bucci, Annalisa Prediletto, Lorenzo Campanelli, Davide Guidi, Emanuela Sbriscia , Paola Giampieri, Giovanni Bettini, Luciano Montesi, Guido Di Paolo, Emanuele Paolini, Antonio Mastrovincenzo, Rosaria Mancini, Emanuele Francescangeli, Miriam Sadovski, Maria Moriller, Roberto Mancini (Macerata), Daniele Onori, Giovanni Polidori, Maria Grazia Guidi, Alessandra Cattaneo.