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«Ogni area di Senigallia è in mano ai parcheggiatori abusivi»

La replica del sindaco Mangialardi: «Denunciate ogni molestia alle forze dell'ordine, ma diverso è il fastidio nel sentirsi chiedere qualche spicciolo; non abbiamo gli strumenti»

Foto d'archivio
Foto d'archivio

SENIGALLIA- «È sotto gli occhi di tutti come ogni parcheggio di Senigallia sia ormai in mano a una vera e propria organizzazione di persone di colore che cercano di estorcerti del denaro». Inizia così la lettera di protesta che un cittadino senigalliese ha inviato al sindaco Maurizio Mangialardi, costretto a ribadire nuovamente la sua posizione sul tema dei parcheggiatori abusivi.

Un tema molto delicato e mai sopito perché basta un episodio anche banale per far scatenare, soprattutto sui social network, un’accesa discussione e, a volte, anche comportamenti razzisti o persino violenti.

Il cittadino che ha scritto al sindaco riferisce di aver visto una donna letteralmente seguita da uno dei parcheggiatori abusivi fino al luogo dove era in sosta la sua auto, nei pressi dei giardini Morandi, a Senigallia.

«E così ho fatto io, pronto ad intervenire, quando mi sono accorto che uno di questi “signori” stava seguendo e controllando me. Se fossi dovuto intervenire le avrei anche prese, o addirittura avrei potuto trovarmi un coltello in pancia… pensate che sia così remota la possibilità??? Basta! Non è possibile essere schiavi a casa propria».

Di tutt’altro avviso è il primo cittadino, Maurizio Mangialardi: questi ha replicato confermando innanzitutto la presenza di parcheggiatori abusivi nell’area dei giardini Morandi, ma sottolineando che «ad oggi, con la legge attualmente in vigore, non ci sono gli strumenti per intervenire efficacemente. La problematica è complessa e non può essere strumentalizzata o ridotta a luoghi comuni. Invito tutti a denunciare ogni possibile molestia, subita o notata nei confronti di altri, alle forze dell’ordine, chiamando Polizia e Carabinieri. La molestia è infatti un reato e va denunciata ma ancora nessuno lo fa. Diversa è invece la situazione del “fastidio” provocato dagli extracomunitari che chiedono qualche spicciolo ai parcheggi: la legge non ci consente infatti di intervenire su questo aspetto. Con il Prefetto abbiamo messo in campo un’azione seria contro lo spaccio di droga e l’abusivismo commerciale anche nelle aree di sosta perché in questi casi la legge c’è, ma per chi si avvicina per chiedere un’offerta o per indicare un parcheggio libero non esistono reati da punire».

«Credo del resto – continua il sindaco Mangialardi – che la situazione di Senigallia sia del tutto simile a quella delle città italiane con un’economia turistica che attira moltissime persone, e credo pertanto che, rispetto al tema della sicurezza, finché non perverranno agli organi di polizia della nostra città formali denunce da parte di cittadini o turisti, non ci saranno elementi diversi da quelli che fanno ritenere la presenza di extracomunitari nei nostri parcheggi una noia o la percezione di mancata sicurezza per qualcuno, facilmente superabile però da un gentile diniego alle loro richieste».