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Sgominata la “banda del bancomat”

Nel giro di un anno ha messo a segno più di quaranta furti tra le Marche e la Puglia. I malviventi erano specializzati negli assalti a bancomat, gioiellerie e distributori

Raffaele Conforti, capitano del Comando Compagnia dei Carabinieri di Osimo

OSIMO – Con l’individuazione degli ultimi componenti di una banda criminale attiva nelle Marche ed in Puglia, si è conclusa l’operazione denominata “cash point”. A porre fine alle attività illecite i carabinieri del Comando di Osimo in collaborazione con i colleghi delle stazioni di Brindisi, Lecce e Bari.

I militari, coordinati dal comandante Raffaele Conforti, hanno fermato undici persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di almeno una quarantina di furti a bancomat, gioiellerie e distributori di carburanti nelle provincie di Ancona, Macerata e Fermo.

Per cinque di loro sono scattate le manette, mentre il resto del gruppo è stato indagato in stato di libertà. Agli arresti sono finiti i pugliesi Cosimo Iurlando, Omar Bianco, Vincenzo Schiena, Marco Santoro e Giovanni Moro, che avevano scelto il nostro territorio come teatro delle loro rapine. Le tecniche erano ricorrenti e ormai collaudate: lo sradicamento previo furto di un escavatore o l’esplosione con acetilene.

Ad agevolare i furti erano due basisti residenti ad Osimo e Porto Sant’Elpidio che si occupavano di mettere a disposizione della banda i locali per riporre la refurtiva. Proprio in una di queste residenze i Carabinieri hanno ritrovato denaro e valori bollati per un ammontare di circa 700.000 euro.

Nella disponibilità dell’organizzazione anche un’Audi RS6 con cui darsi alla fuga dopo aver effettuato i colpi. I malviventi non avevano lasciato niente al caso e durante le loro razzie si servivano anche di chiodi lanciati sulla strada per bloccare ogni tipo di inseguimento da parte delle forze dell’ordine.

Le indagini sono state avviate nel gennaio 2016 dopo il colpo al bancomat Unicredit di Polverigi: una complessa attività investigativa che si è protratta per più di un anno prima di giungere al suo atto finale.