JESI – Azzeccato il tema e la scelta delle pellicole, la rassegna cinematografica dal titolo “Educazione sentimentale” è terminata ieri sera (11 gennaio) al Teatro Il Piccolo di San Giuseppe.
Sold out per tutte le serate, quattro complessivamente, e tante persone che hanno dovuto rinunciare poiché la sala del teatro parrocchiale non ha potuto contenere tutti soprattutto in occasione del film “120 battiti al minuto”: una storia d’amore profonda, fatta di battaglie vinte e perse, che ha riscosso un successo straordinario di pubblico e critica.
«Visto il successo di questa rassegna vogliamo organizzarne un’altra nel periodo di Pasqua – rivela Perla Sardella del collettivo Una Rassegna Cinematografica – Il tema sarà il lessico familiare. Riproveremo a partecipare al bando cultura del comune di Jesi, cui avevamo già partecipato ma senza il successo sperato».
L’esigenza di un cinema d’essai a Jesi è stata recepita anche da un altro gruppo di appassionati: il comitato “Rassegnamoci” dal prossimo venerdì dà appuntamento sempre al Piccolo di San Giuseppe per cinque proiezioni dedicate al genere noir: il via con “La morte corre sul fiume”, pellicola datata 1955 diretta da Charles Laughton. La rassegna che si è chiusa a San Giuseppe ha visto la collaborazione di Arci Jesi-Fabriano e del gruppo Jesi in Comune che evidenzia come «il cinema d’essai a Jesi sia una necessità. L’amministrazione comunale – si legge in una nota del gruppo consiliare – è stata sorda fino ad ora a questa esigenza culturale, incapace non solo di proporre soluzioni per compensare l’assenza di una programmazione cinematografica non commerciale nella nostra città, ma anche di supportare in maniera idonea progetti validi come quello presentato da Una Rassegna Cinematografica. Il settore culturale a Jesi è agonizzante e privo di direzione, a causa di una gestione incapace di comprendere esigenze e priorità, non certo per mancanza di pubblico. Speriamo che il successo della rassegna venga letto come tale e che presto anche a Jesi gli amanti del cinema abbiano la dovuta risposta senza dover andare continuamente a Senigallia o Ancona per poter assistere a proiezioni di qualità».