CASTELFIDARDO e LORETO – Come Osimo, anche Castelfidardo e Loreto beneficeranno dei contributi post patto per la sicurezza siglato in Prefettura mercoledì 20 giugno. Il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani spiega: «Mercoledì mattina assieme ad altri undici sindaci della Provincia di Ancona ho firmato un protocollo d’intesa per migliorare la sicurezza urbana. In particolare un accordo nel quale si prevede il potenziamento e la condivisione dei sistemi di videosorveglianza e il miglioramento della rete fra i comuni coinvolti. Il territorio fidardense ospita 37 telecamere di videosorveglianza e con il nuovo progetto ne arriveranno 13. Di queste, 20 telecamere sono ocr, leggono le targhe. Il totale del budget per le 13 telecamere ammonta a 43mila euro di cui il 50 per cento cofinanziato dal Comune. In totale ne investiremo 77mila. Ci sarà anche un’integrazione dei dati con il comune di Camerano. Un altro passo in avanti fra realtà insomma che condividono territori talvolta diversi fra loro ma che si aiutano a vicenda per facilitare il lavoro delle nostre forze dell’ordine».
Per quanto riguarda la città mariana la situazione sicurezza è ancora più sentita considerato che soprattutto il centro storico ospita tutto l’anno migliaia di pellegrini e ha più bisogno quindi di gestire i flussi. C’era il sindaco Paolo Niccoletti alla firma mercoledì. «A bilancio ci sono già circa 48mila euro per la sicurezza – spiega il consigliere delegato alla Polizia di Loreto Giordano Battistoni -. Ne arriveranno altri, quasi 44mila euro, di cui 22mila almeno finanziati dal Comune. A Loreto ci sono 35 telecamere panoramiche, un buon numero di occhi elettronici che dà grandi frutti soprattutto quando la città ospita eventi importanti, ad esempio, da ultimo, il pellegrinaggio Macerata-Loreto durante il quale abbiamo potuto sperimentare quanto siano utili anche attraverso l’apertura del Coc».
Anche la Cna della zona a sud di Ancona interviene: «Notizie di cronaca ci mostrano periodicamente la realtà di un’area vasta difficile da tenere sotto controllo per l’estensione del territorio e la dispersione delle aree industriali che si trovano spesso distanti l’una dall’altra – commenta Marco Tiranti, presidente della Cna di zona –. Serve allora una presa d’atto che da soli siamo più insicuri. Per tale ragione invitiamo, ancora una volta, a prendere atto che occorre fare massa critica, mettere insieme le polizie municipali dei tre principali Comuni di zona».