SASSOFERRATO – Il claim scelto è d’effetto: Covid-19, We don’t stop! Ed è ben calzante visto ciò che la Sifa Technology di Sassoferrato sta facendo da quando l’Italia è in emergenza per il Coronavirus. Fornitura di componentistica per la realizzazione dell’ospedale da campo a Milano e produzione di mascherine per associazioni e aziende, affiancandola alla propria produzione grazie alla collaborazione con la filiera di cui si serve da anni.
«La Sifa Technology, essendo un’azienda di produzione strategica a livello nazionale e internazionale può continuare a produrre e distribuire i suoi dispositivi. È quindi grazie all’idea di riconvertire i suoi tessuti non tessuti per clean-room in elementi di protezione facciale, ad elevate proprietà di filtrazione, si è riusciti a costruire in brevissimo tempo una filiera in grado di realizzare circa 4000 elementi di protezione individuale/giorno e di distribuirli su tutto il territorio nazionale, ad Associazioni e imprese», conferma Simone Latini uno dei due soci, insieme a Fabrizio Perini, di una delle aziende tecnologiche più importanti delle Marche e non solo.
Come molte realtà produttive italiane, vista la forte emergenza legata al Covid-19, anche la Sifa si è sentita chiamare in causa. E grazie alla propria filiera e, soprattutto, know how ha deciso di affiancare alle normali produzioni, anche quella delle mascherine come Dpi. Ha chiesto aiuto alla Marester sempre di Sassoferrato, azienda di manifattura italiana specializzata nella produzione di capi in pelle, montone, pelliccia e cachemire a cui affidare la cucitura dei propri materiali.
«Era un dovere morale, il nostro. E non ci abbiamo riflettuto un secondo», evidenzia Latini. «Abbiamo messo a disposizione il nostro know-how per contribuire alla nascita dell’ospedale alla Fiera di Milano con contenitori per filtri di sicurezza 100% made in Marche, e nel produrre mascherine non assimilabili a quelle chirurgiche, ma come dispositivi di protezione individuali».
L’azienda, nata nel 2001 dall’ingegno degli attuali soci Simone Latini e Fabrizio Perini, nel corso degli anni ha notevolmente ampliato la propria offerta partendo dalla produzione di componenti per filtri aria e liquidi, per poi dar vita a due nuove business unit in grado di inserirsi in mercati in grande sviluppo: quello dell’isolamento termico e dei separatori di batterie. La Sifa Technology serve più di 50 paesi in 4 continenti e il 63% del fatturato è realizzato oltre confine. Dalla sua nascita ad oggi, la crescita è stata esponenziale, sia in termini di mercati serviti che di risorse impiegate, così come il numero dei dipendenti e dei partner legati all’azienda sassoferratese.
«La nostra azienda – spiega Simone Latini – ha tre aree di business: Filtrazione; Energetico; Isolamento termico. Sono assolutamente interdipendenti, caratterizzati dall’uso diversificato della stessa materia prima, fibre tecnologicamente avanzate, e sono orientati verso lo stesso obiettivo: promuovere e sostenere il concetto di High Tech for Life. Grazie all’esperienza maturata, alla ricca filiera produttiva e alle collaborazioni in essere con Università e poli di ricerca, la Sifa Technology spicca come impresa sostenitrice di centri di competenza e creazione di valore diffusi».
La profonda conoscenza dei settori in cui opera e la spiccata sensibilità nei confronti del territorio e di chi lo abita, ha fatto sì che la filosofia aziendale e quindi la sua produzione, si concentrasse sulla responsabilità sociale in modo da creare un vero e proprio circolo virtuoso. L’azienda, infatti, è precursore delle nuove e attuali attenzioni rivolte al rispetto dell’ambiente: già nel 2006 si presenta sul mercato con un brevetto su prodotti biodegradabili ed eco-compatibili per il settore della componentistica di filtrazione. «L’impegno per l’ambiente in Sifa non è fatto di parole vuote atte a riempire un bilancio sociale, ma è un pilastro su cui è da sempre costruito l’intero business», conclude Latini.