Attualità

Intesa SanPaolo e Confindustria Piccola Impresa, siglato l’accordo

A disposizione un plafond di 2,6 miliardi per le Pmi marchigiane attraverso l’iniziativa Progettare il futuro dedicata alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale

Il tavolo della presidenza

FABRIANO – Siglato a Fabriano, all’interno dell’auditorium di Elica, azienda leader nel settore delle cappe aspiranti, l’accordo fra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Impresa. A disposizione un plafond di 2,6 miliardi per le Pmi marchigiane attraverso l’iniziativa Progettare il futuro dedicata alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere l’opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale. Il tutto, attraverso l’individuazione delle soluzioni e degli strumenti migliori per il rafforzamento aziendale.

A fare gli onori di casa il presidente di Elica, Francesco Casoli. «Ospitiamo con orgoglio questa iniziativa anche perché sono anni che come multinazionale facciamo il possibile per promuovere l’economia territoriale. Si tratta di un accordo fondamentale per le Pmi che potranno contare su una partnership importante con il gruppo Intesa Sanpaolo. Lo stato di salute dell’economia marchigiana è a macchia di leopardo, alcuni settori vanno bene, altri no. Per questo bisogna capire bene dove si vuole andare e che strumenti utilizzare. Noi, in Elica, puntiamo sull’innovazione da sempre come chiave per rimanere ad alti livelli. Certo il futuro non sarà in discesa, ma con il lavoro e la voglia di fare – valori che sono la nostra stella polare sia all’interno che all’esterno – continuiamo a portare in alto il nome di Fabriano e delle Marche».

Fra i vari interventi, Diego Mingarelli, presidente della Piccola industria Confindustria Marche, ha posto l’accento sull’importanza di questo accordo. «La giornata di oggi è molto importante per le piccole imprese del nostro territorio. Essere ospiti di Elica, una delle eccellenze produttive della nostra Regione, significa misurarsi concretamente con un’idea di innovazione che può ispirare anche le piccole imprese, creando condizioni di scambio e di confronto capaci di andare oltre le differenze dimensionali. Allo stesso tempo questa iniziativa si avvale della presenza strategica di uno dei più importanti Istituti di credito nazionali, Intesa Sanpaolo, che, oltre all’accordo presentato oggi, metterà a disposizione attraverso il Programma Sviluppo Filiere realizzato con Ariston Thermo Group di Fabriano ingenti risorse per le piccole imprese inserite all’interno di filiere produttive di eccellenza. Ciò consentirà alle piccole aziende del territorio di Fabriano di ottenere benefici nell’accesso al credito, condizioni più vantaggiose per salvaguardare la capacità di investimento e di produzione, ma innanzitutto di acquisire la consapevolezza di quanto sia lungimirante e decisivo fare impresa abbinando qualità, innovazione ed eccellenza. Il rapporto tra piccole e grandi imprese non può essere schematizzato in una logica di interessi e visioni contrastanti. C’è qualcosa di unico e profondo che ne allinea i destini, un legame virtuoso fatto di sinergie e collaborazioni che sono la vera garanzia di futuro per il nostro sistema produttivo».

Secondo Tito Nocentini, direttore regionale Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo, «quello fra Intesa e Confindustria è una partnership ormai consolidata, fondamentale per il sistema Paese e le economie locali. Ci poniamo l’obiettivo di aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a proseguire il cammino verso la quarta rivoluzione industriale. Il nostro Gruppo ha scelto di agevolare le imprese che investono semplificandone l’accesso al credito: nella determinazione del rating valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. Nelle Marche hanno aderito al programma Filiere di Intesa Sanpaolo, che consente appunto alle piccole imprese di ottenere un migliore e più conveniente accesso al credito, 15 aziende capofila con circa 1.800 dipendenti, 350 imprese fornitrici e un giro di affari complessivo di 1,7 miliardi di euro. Il nostro impegno è volto a presidiare il territorio con la forza di una grande banca attenta ai bisogni e alle peculiarità delle realtà produttive locali».

La platea presente

L’impegno del primo istituto di credito italiano per lo sviluppo delle Pmi italiane è testimoniato anche dalla recente creazione della Direzione Sales & Marketing dedicata unicamente alle imprese che tenderà a valorizzare il capitale delle imprese attraverso: Ecosistemi di imprese e integrazione di business; Finanza per la crescita e nuova imprenditorialità; Formazione; Passaggio generazionale; Sostenibilità.