OSIMO – Si è insediato stamattina, 15 giugno, il sindaco rieletto Simone Pugnaloni. Alle 10 puntuale l’arrivo al municipio dove all’ingresso il segretario comunale Giuliano Giulioni gli ha consegnato le chiavi della città e la fascia tricolore. Poi, seguito dal corteo composto dalla squadra e da tanti simpatizzanti osimani, è salito fino alla sala Maggiore per il saluto a tutti, soprattutto ai dipendenti comunali, e il ringraziamento agli osimani.
Ecco il discorso: «Grazie a tutti, ricevo per la seconda volta le chiavi della città oggi. Questa è la casa di tutti. Da lunedì (17 giugno) saremo al lavoro per la città, porteremo a compimento i progetti iniziati cinque anni or sono. Abbiamo vinto perché abbiamo spiegato a tutti l’importanza della continuità. Adesso c’è tanto da fare. La Giunta sarà nominata la prossima settimana, il Consiglio convocato entro il mese, il 25 o 26 giugno. Non abbiamo tempo per aspettare. Come segno tangibile che non perdiamo tempo, l’inizio del cantiere della rotatoria a Osimo Stazione che partirà lunedì. So che molti grandi lavori sono iniziati sul finire del mandato ma adesso conosciamo meglio la macchina comunale e ci muoviamo in fretta, senza perdere mai di vista quella partecipazione democratica che ci ha caratterizzati. Daremo risposte concrete a tutti. Purtroppo è la burocrazia che allunga i tempi. Resto sindaco a tempo pieno anche per questo mandato, è la prima volta per Osimo che un primo cittadino lascia il suo lavoro per dedicarsi alla città completamente. Capitemi per lo sfogo iniziale ma la forte emozione me l’ha fatto fare. Adesso torniamo a essere costruttivi. La città la amministreremo insieme, senza dare false promesse. Ci hanno detto che a Padiglione i lavori erano fermi, sarebbe stata un’incompiuta soltanto perché l’escavatore è rimasto fermo per due giorni ma serve tempo per portare a compimento un lavoro e noi faremo tutto. Grazie Osimo».
Poi il sindaco ha annunciato che ci sarà spazio per le minoranze anche nella gestione delle partecipate: chiederanno agli esponenti delle opposizioni di entrare nei cda insomma, in scadenza, per garantire contrappeso istituzionale. Non è previsto dal regolamento invece che il presidente del Consiglio sia uno dei candidati a sindaco sconfitti, come da proposta di Achille Ginnetti abbracciata da Pugnaloni, per questo li coinvolgerà nelle partecipate (Astea, Asso, Osimo servizi, casa Bambozzi). Il vicepresidente invece sarà dalle minoranza. Nessuno degli sconfitti potrà essere capogruppo, dovrebbero unirsi in un Gruppo misto.
Ufficiosamente, la Giunta sarà tutta riconfermata con una sola new entry, Paola Andreoni, vicesindaco. La giunta potrebbe essere formata da quattro donne (Andreoni, Annalisa Pagliarecci, Federica Gatto e Michela Glorio) e tre uomini (Flavio Cardinali, Alex Andreoli e Mauro Pellegrini). Due da “Energia nuova” e il resto dal Pd. L’ex Daniele Bernardini avrà la delega alla Sanità. Ci sarà invece il rimpasto delle deleghe. Il presidente del Consiglio potrebbe essere Giorgio Campanari mentre il capogruppo di maggioranza Diego Gallina Fiorini. Deleghe importanti anche alle consigliere Frida Paolella ed Eliana Flamini.