ANCONA – «Non ci può essere ricostruzione senza il personale nei comuni e per questo non possiamo che accogliere con grande favore l’approvazione da parte del Senato dell’emendamento proposto dal Commissario Castelli». A dirlo è Marco Fioravanti, presidente di Anci Marche che ricorda come sia possibile stabilizzare il personale impiegato nella ricostruzione anche nel caso in cui, nel corso degli ultimi tre anni, la prestazione lavorativa sia stata svolta in posizioni contrattuali diverse.
«Il cambio di passo con la gestione della struttura commissariare passata sotto la guida del Sen. Castelli è evidente», insiste il presidente di Anci Marche che anche nel discorso di insediamento aveva rimarcato la necessità da parte dei comuni del cratere di risolvere una partita decisiva come quella del personale. «Gli enti locali sulla stabilizzazione del personale hanno sempre fatto fronte comune e parlato ad una voce sola – conclude – convinto che avere personale già operativo per la gestione delle pratiche tecniche, amministrative e rendicontative favorisca l’attività di ricostruzione pubblica e privata nell’interesse delle comunità».
Per il Commissario Castelli «il Governo Meloni guarda alla ricostruzione sisma 2016 con la massima attenzione. La richiesta di stabilizzazione del personale comunale addetto al sisma è stata tra le prime che ho formulato, quale condizione per accelerare le procedure nel più grande cantiere d’Europa. Con il dl 3/23 “ricostruzione” è stato raggiunto l’obiettivo che, ora, con la legge di bilancio per il 2024, potremo perfezionare arrivando a stabilizzare 114 dipendenti dei comuni del cratere marchigiano cui si aggiungeranno ulteriori 90 dipendenti dell’Ufficio Speciale Regionale delle Marche. L’Anci Marche, con il presidente Marco Fioravanti, è uno snodo fondamentale della ricostruzione e grazie allo straordinario rapporto con la struttura commissariale e la regione Marche del presidente Acquaroli sarà possibile consolidare quel cambio di passo che già tutti insieme abbiamo saputo generare e che è sotto gli occhi di tutti».