MACERATA – «La riapertura al culto, dopo il sisma del 2016, della chiesa di San Vittorino, santo patrono di Pioraco, rappresenta un momento importante per tutta la nostra comunità e un segnale forte di speranza. Ringraziamo Don Cherubino per aver seguito tutto l’iter e l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino che ha dato priorità a questo intervento» sono le parole del primo cittadino Matteo Cicconi che ha annunciato l’evento per domenica 12 gennaio, alle ore 17.30.
«Durante la giornata inaugurale cercheremo il più possibile di coinvolgere la popolazione a partire dalla corale della Schola Cantorum Prolaquensis e dalla banda dell’Alta valle del Potenza – continua Cicconi -. Quella che ci prepariamo a vivere è una giornata storica per Pioraco, che si aggiunge agli interventi che, subito dopo le scosse del 2016, abbiamo voluto portare avanti per rimanere vicini alla popolazione a partire dalla riapertura della Cartiera, dando quindi la massima priorità al lavoro».
«Come amministrazione stiamo dando massimo impulso alle case ovviamente ma senza tralasciare i luoghi pubblici e, in questo caso, le chiese, che rappresentano un simbolo sotto il punto di vista spirituale – aggiunge il sindaco -. Oltre alle azioni concrete infatti è importante dare alle comunità un segno di speranza sotto il profilo dell’anima e ricostruire così l’identità dei nostri luoghi. Abbiamo invitato anche i sindaci dei comuni vicini a partecipare all’evento per dare atto del fatto che la ripresa non deve avvenire solo da segnali sporadici ma deve essere corale e coinvolgere tutti i paesi del cratere» ha concluso Cicconi.
L’importo del progetto, finanziato con l’ordinanza 32 del 2017 (“opere di messa in sicurezza ai fini della riapertura”), è di 220mila euro ed è durato quattro mesi (con una interruzione di tre mesi dovuta a una variante.
«Gli interventi – spiega l’ingegnere Carlo Morosi, responsabile del progetto – hanno riguardato la ricucitura di alcune lesioni sulla facciata principale; la ricucitura delle angolate tra la facciata principale e quella laterale e tra quella laterale (dove si trova il campanile) e quella dove si trovano il seminario e la chiesa. Si è poi provveduto a eseguire una ricucitura interna tra l’arco centrale e la navata laterale e a un cuci e scuci nei punti in cui vi erano delle lesioni. L’intervento è poi proseguito su due livelli di cordoli a due quote differenti: una ha interessato la copertura della Chiesa e l’altra il comportamento scatolare dell’edificio. Infine sono stati rifatti la copertura, la guaina, il massetto, rimessi i coppi, riparate alcune lesioni e restaurata la pittura» conclude l’ingegnere.
La Chiesa di San Vittorino, è la decima chiesa riaperta dopo il sisma dell’Arcidiocesi di Camerino-San Severino.