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Sisma, Lodolini: «Approvato il terzo Decreto Terremoto»

Il deputato marchigiano del Pd, membro della Commissione Finanze della Camera del Deputati, traccia le linee guida delle nuove norme a sostegno dei territori devastati dalle scosse del 2016

I danni del sisma del 2016

ROMA – «Affrontare l’emergenza, aiutare la ricostruzione, risolvere il tema del personale, dare sostegno agli enti locali, accelerare le procedure per la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie per casette, per le stalle e per le scuole, riconoscere il danno indiretto alle attività turistiche e commerciali». Così Emanuele Lodolini (Pd), membro della Commissione Finanze della Camera del Deputati ha tracciato le linee guida del terzo Decreto Terremoto approvato in aula.

«L’obiettivo primario – ha aggiunto – è quello di contrastare il rischio di chiusura e di trasferimento delle attività economiche già insediate, con il pericoloso effetto abbandono che ne potrebbe conseguire, prevedendo nel contempo alcune prime misure significative per aumentare l’attrattività di questi territori anche nei confronti di nuovi investimenti e nuove imprese: contratti di sviluppo, incentivi per investimenti in macchinari e strutture, misure per l’agricoltura».

Nel testo si prevede, per la delocalizzazione temporanea delle attività economiche e produttive dai Comuni del cratere, la possibilità di spostarle in altro Comune previo assenso fra i due Enti interessati se in quello d’origine risulta troppo onerosa o non vi sono immobili disponibili. «Abbiamo registrato con favore l’impegno del Governo a intervenire anche nel prossimo provvedimento economico per rafforzare le misure per lo sviluppo e la creazione di occupazione, in particolare l’impegno su Zone franche urbane e detassazione», ha concluso Lodolini.

Inoltre si rafforzano le istituzioni riportando le competenze a curare la pianificazione urbanistica in capo ai Comuni colpiti dal terremoto (prima era del Commissario per la ricostruzione). Si destinano nuove risorse umane per potenziare la Protezione civile, gli Enti Locali e i due Parchi Nazionali coinvolti, tra i quali quello dei Monti Sibillini, ed è stato finanziato un piano di verifica di vulnerabilità sismica e di interventi per la messa in sicurezza delle scuole su tutto il territorio nazionale, aumentato il finanziamento per il piano di microzonazione sismica nelle zone a maggiore rischio, nonché sono state potenziate le politiche di prevenzione e tutela del territorio con il Dipartimento “Casa Italia”.

Tra le novità più rilevanti una norma che destina per i prossimi 10 anni la quota statale dell’8 per mille finalizzata ai beni culturali al recupero e alla ricostruzione e restauro dei beni artistici e culturali nei territori colpiti dal sisma (più di 1.000 Chiese distrutte e danneggiate)

L’impegno del Parlamento in termini economici è molto rilevante anche considerando che si è trattato di una calamità così grave. Con il 3° decreto-legge sono state aggiunte 53 milioni di risorse ulteriori ma, con il primo decreto, tra minori entrate, cioè tasse che non vengono pagate e maggiori spese sono stati previsti 922 milioni di euro. «Con la legge di bilancio per il 2017 abbiamo messo 7 miliardi e 100 milioni di euro – spiega ancora Lodolini -, con il decreto-legge n. 244 del 2016 abbiamo messo altri 32 milioni di euro; con cinque delibere del Consiglio dei ministri abbiamo messo altri 230 milioni di euro».