JESI – Partita da Reggio Emilia, ha toccato suolo jesino ieri (20 luglio): è la nuova ambulanza della Croce Verde di Jesi, acquistata coi proventi dell’associazione e senza nessuno sponsor.
Dopo i mezzi 27 e 28, e dopo una macchina sostitutiva, è la volta della Jesi 29, che ha permesso di completare, dopo trent’anni, il parco macchine di Croce Verde, secondo i dettami della normativa regionale. A tutt’oggi l’associazione è infatti al completo, con due macchine 118 Als per il soccorso avanzato e le altre sostitutive.
Ma per Andrea Rosati, Segretario del Consiglio direttivo, non si tratta di un traguardo, quanto di un punto di partenza: «Non ci fermiamo qui. Lo scopo è crescere e migliorarci sempre. Come mezzi di strumentazione siamo assolutamente in linea e puntiamo alla qualità della preparazione dei soccorritori e dei mezzi di intervento. È un gran lavoro».
Sull’impegno di dipendenti e volontari, Samuele Piersanti, da un anno Presidente dell’associazione, ci tiene a sottolineare: «Tutte le macchine che abbiamo in Croce Verde sono a leasing e le paghiamo con i nostri sacrifici. Le ambulanze sono per noi un investimento, anche perché dopo 7 anni le macchine non sono più utilizzabili per il 118 e vanno cambiate.
La preoccupazione è garantire la più alta qualità possibile. Per questo non acquistiamo l’usato ma solo il nuovo. Siamo molto fieri di quello che stiamo facendo, è davvero gratificante».
La nuova ambulanza verrà messa in uso tra circa un mese, dopo averla allestita e una volta ottenuta l’autorizzazione dell’Asur. Intanto la Croce Verde prosegue le proprie attività, con il corpo dipendenti di 10 persone, i ragazzi del servizio civile e i lavori socialmente utili. Afferma a riguardo Rosati: «Il terzo settore non è fatto solo di volontariato ma dà anche lavoro».
E non si fermano nemmeno i servizi di soccorso. Questi i numeri riportati da Piersanti: «Dall’inizio del 2019 sono oltre 2.000 solo i servizi di emergenza, ai quali si accompagnano anche servizi per disabili, manifestazioni, assistenza sportiva. Con l’auto medica usciamo circa 10 volte al giorno. Con l’ambulanza, che è una mini sala operatoria a tutti gli effetti, da una a 4 volte. Le emergenze sono aumentate e richiedono macchine performanti. Più sono confortevoli a livello operativo, più il servizio è soddisfacente».
Tra i prossimi obiettivi della Croce Verde jesina c’è l’acquisto di Lucas, massaggiatore automatico che permette di rianimare anche in macchina, su un divano o un letto. Ma soprattutto ampliare il numero di volontari. Partirà infatti a settembre il corso di Blsd, ovvero di primo soccorso rivolto a tutta la cittadinanza, anche per l’uso del defibrillatore e per il soccorso pediatrico. Conclude Piersanti: «Bisogna sensibilizzare la popolazione soprattutto sul massaggio cardiaco, entro i primi 10 minuti di mancato soccorso i danni diventano irreversibili. Quello del soccorso è un mondo bellissimo. Lavoriamo in continuazione per il prossimo, ma anche per noi. E le gratificazioni sono enormi».