ANCONA – Sorpresa, il maestro Enzo Gragnaniello al Passetto. Il celebre autore e musicista napoletano, ieri sera, prima del concerto alla Corte della Mole Vanvitelliana, si è fermato al Passetto per una cena a picco sul mare. Si è seduto come un normale avventore, ma in tanti lo hanno riconosciuto: era una delle icone della musica italiana, Enzo Gragnaniello.
La prenotazione, al ristorante ˈL’ascensore del Passettoˈ sarebbe arrivata qualche giorno prima, via telefono. Il maestro – che ha scritto per Ornella Vanoni, Mia Martini, Roberto Murolo, Andrea Bocelli e Adriano Celentano – ha mangiato pesce prima di esibirsi al festival nazionale Adriatico Mediterraneo (AdMed).
Increduli quanti lo hanno visto tra i tavoli della terrazza sul mare: Gragnaniello, con addosso una giacchetta antivento, una sciarpa sul collo e un semplice cappello in testa, ha mangiato con in sottofondo le sue canzoni.
A selezionare la playlist, per un omaggio a uno dei cantanti napoletani più amati, è stato proprio il titolare del locale, Luigi Catalano: «Per noi – ha detto Catalano, molto conosciuto in città – è un onore avere qui il maestro Gragnaniello».
Al tavolo, col suo staff e il direttore artistico di AdMed, Giovanni Seneca, sono stati serviti antipasti e primi, baccalà mantecato, insalata di mare e cocktail alle mazzancolle. Gragnaniello, disponibile con tutti, si è fermato a parlare con quanti lo hanno riconosciuto, stringendo mani e concedendosi a foto e autografi. «Io sono nato vicino al mare – ha sottolineato l’artista – E le città di mare sono tutte belle, sprigionano un’energia molto particolare. Il mare chissà che ci fa ricordare – ha riflettuto – Ad Ancona è la prima volta sì e devo dire che è una città che mi piace, ma bisogna girare il centro storico per vederla meglio. Però, guardi, già che ha il mare, beh, ha tutto».
Alle 21.15 di ieri, l’inizio del concerto con un pubblico in visibilio: applausi a non finire per l’autore di successi intramontabili, come ˈCu’mmeˈ, scritta per Mimì e Roberto Murolo. Mimì che, tra l’altro, ha vissuto proprio ad Ancona. E Ancona, se vogliamo dirla tutta, è stata la città in cui è stato scoperto pure Adriano Celentano, uno dei tanti artisti per cui ha scritto il poeta (perché questo è) Gragnaniello: «Sono delle belle coincidenza – ha commentato il maestro – E’ come un cerchio che si chiude».